In assenza di impulsi interni e dall’Asia, gli investitori svizzeri dovranno guardare altrove per trovare una direzione comune.
Nell’ultimo giorno della settimana, il mercato azionario svizzero dovrebbe essere più debole, dicono le analisi di pre mercato. Lo slancio che i dati sull’inflazione degli Stati Uniti avuto alla vigilia, si è di fatto esaurito. Oltreoceano le borse hanno infatti chiuso sul filo della parità, perché ieri a San Francisco, il presidente regionale della Federal Reserve ha dichiarato che ora "ha più lavoro da fare". Gli investitori hanno percepito il tono da falco, nonostante non sia chiaro se i tassi di interesse saranno ancora rialzati nella riunione di settembre. Inoltre, l’aumento dei rendimenti obbligazionari - dopo i dati sull’inflazione - ha contribuito a togliere slancio alle azioni.
In Svizzera, oggi, non sono attesi particolari dati, ecco perché gli investitori tenteranno di guardare altrove. Negli Usa, nel pomeriggio, sono attesi i dati sulla produzione. Si spera possano fornire ulteriori informazioni sull’andamento dell’inflazione.
Borsa Svizzera
La piazza di Zurigo apre cauta: poco dopo le 9, lo SMI è in ribasso dello 0.19% a 11.129,00, lo SPI dello 0,20%, a 14’697.03 punti.
Borse europee
In Europa, il sentiment è negativo. Il FTSE MIB, dopo gli ampi guadagni di ieri, sta perdendo lo 0,46%, il DAX lo 0,43%, il CAC 40 lo 0,60%. A Londra, il FTSE 100 apre contratto, giù dello 0,60%, dopo la notizia di una crescita contenuta del Pil allo 0,2%.
Wall Street
Dagli Stati Uniti arrivano impulsi piuttosto prudenti, a seguito dei dati sull’inflazione. Il Dow Jones ha concluso gli scambi in rialzo dello 0,15%, l’S&P500 piatto allo 0,03% e il Nasdaq a 0,12%.
Borse asiatiche
In Asia, la borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività.
In Cina, l’andamento è stato ribassista I mercati cinesi sono costretti a valutare le conseguenze del nuovo decreto del presidente degli Usa Joe Biden che limita gli investimenti statunitensi in Cina, e contemporaneamente della sofferenza del mercato immobiliare.
A Shanghai, l’indice China A50 conclude in rosso, lasciando sul terreno il -2,13%, lo Shenzhen l’1,96%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng ha perso l’1%
In Australia, l’S&P/ASX 200 ha chiuso contratto allo 0,23%, a seguito del discorso tenuto dal governatore della banca centrale Philip Lowe che ha detto che il del picco dell’inflazione è stato raggiunto.
Gas e petrolio
Scende il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a ottobre che si attestano a 86,11 dollari al barile (-0,32%), i futures WTI di settembre sono a quota 82,59 dollari al barile (-0,30%).
In leggera salita il prezzo del gas, i futures settembre ad Amsterdam sono scambiati a 37.405 euro/megawattora (+0,94%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,8770 franchi, EUR/USD a 1,0990 dollari, USD/RUB a 97,7355 rubli. EUR/CHF a 0,9639 franchi, CHF/JPY a 164,94 yen, CHF/RUB 111,45 rubli.
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