Borsa svizzera apre in rialzo. Europee tentano il recupero, in Cina i dati economici non confortano gli investitori

Chiara De Carli

09/08/2023

09/08/2023 - 09:32

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In attesa dell’annuncio dei dati sull’inflazione e sui prezzi alla produzione Usa, in programma per giovedì e venerdì, gli investitori tentano il recupero nella giornata di oggi.

Borsa svizzera apre in rialzo. Europee tentano il recupero, in Cina i dati economici non confortano gli investitori

Dopo le perdite registrate alla vigilia, secondo le analisi di pre mercato oggi la piazza finanziaria svizzera dovrebbe essere più solida, già alle prime contrattazioni. Da oltre oceano, tuttavia, gli impulsi che arrivano sono ribassisti. A Wall Street, le borse hanno chiuso in rosso e dal mondo bancario sono arrivate notizie negative da parte di Moody’s che ha tagliato i rating di 10 banche regionali e potrebbe far valere lo stesso per un gruppo di grandi istituzioni. L’Italia ha poi sorpreso con l’annuncio di una tassa speciale per i "profitti in eccesso" delle banche e in Cina i dati economici si sono rivelati piuttosto deboli.
Infine, tra giovedì e venerdì saranno diffusi dati economici importanti negli Usa, rispettivamente inflazione e prezzi alla produzione, Pertanto è probabile che gli investitori rimarranno in disparte e attendano con cautela questi annunci cruciali.

Borsa Svizzera

La piazza di Zurigo apre cauto: poco dopo le 9, lo SMI è in rialzo dello 0.49% a 11.112,00, lo SPI dello 0,61%, a 14’687.24 punti.

Borse europee

Ai primi scambi anche le piazze europee si mostrano positive. Il FTSE MIB, dopo che i titoli italiani nella giornata di ieri hanno bruciato in una sola seduta 95 miliardi di euro, rimbalza all’1,12%, il DAX allo 0,80%, il CAC 40 all’1,01%. A Londra, il FTSE 100 apre in rialzo dello 0,59%.

Wall Street

Negli Stati Uniti, chiusure negative, ma lontane dai minimi. Il Dow Jones ha concluso gli scambi perdendo lo 0,45%, l’S&P500 ha lasciato sul terreno lo 0,42% e il Nasdaq lo 0,79%.

Borse asiatiche

In Asia l’andamento si è mantenuto contenuto. In Giappone, sono state registrate lievi perdite. L’indice Nikkei ha chiuso poco mosso in flessione dello 0,53% a 32.204,33 punti.
In Cina, i listini hanno risentito dei segnali d’allarme lanciati dai diversi settori economici. L’economia cinese è scivolata nella deflazione, con prezzi al consumo in calo dello 0,3% rispetto all’anno precedente. Prezzi che - secondo l’ufficio di statistica di Pechino - a giungo avevano ristagnato dopo essere leggermente aumentati dello 0,2% a maggio. Inoltre, i prezzi alla produzione sono diminuiti per il decimo mese consecutivo, scendendo del 4,4% su base annua a luglio. Una situazione simile non si osservava dal 2020.
A Shanghai, l’indice China A50 conclude poco mosso a -0,07%, lo Shenzhen contratto a -0,33%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng ha perso lo 0,24%
In Australia, invece, i prezzi sono aumentati. L’S&P/ASX 200 ha chiuso salendo dello 0,37%.

Gas e petrolio

Poco mosso il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a ottobre che si attestano a 86,11 dollari al barile (-0,01%), i futures WTI di settembre sono a quota 82,86 dollari al barile (-0,07%).
In salita il prezzo del gas, con i futures in consegna a settembre che sono scambiati a 32.205 euro/megawattora (+3,7%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,8736 franchi, EUR/USD a 1,0973 dollari, USD/RUB a 96,9399 rubli. EUR/CHF a 0,9585 franchi, CHF/JPY a 163,88 yen, CHF/RUB 111,14 rubli.

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