La spada di Damocle del nuovo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, in programma per settimana prossima, non permette ai trader di assumere una chiara direzione.
In questo penultimo giorno della settimana, il mercato azionario svizzero dovrebbe agire con cautela, soprattutto ai primi scambi. Gli impulsi in arrivo dagli Stati Uniti non sono chiari, nonostante Wall Street abbia chiuso in positivo, ma con i dati trimestrali di Netflix e Tesla piuttosto incoraggianti. In Asia i mercati sono ancora contrastanti.
In Svizzera, oggi è attesa la pubblicazione dei dati trimestrali di diverse aziende.
Borsa Svizzera
La piazza di Zurigo apre contratta. Poco dopo le 9, lo SMI era a quota 11.102,00, giù dello 0,16%. Lo SPI sta perdendo lo 0,32%, a 14’653.31 punti.
Borse europee
Partenza sottotono anche per i listini europei. Il FTSE MIB si attesta in ribasso dello 0,10%, il DAX dello 0,30%, il CAC 40 dello 0,12%. A Londra, il FTSE 100 inizia positivo, in rialzo dello 0,17%
Wall Street
Da oltreoceano non arrivano impulsi chiari per la giornata. Il Dow Jones ha concluso gli scambi in recupero dello 0,31%, l’S&P500 dello 0,24%, il Nasdaq dello 0,03%.
Borse asiatiche
Dopo il buon risultato della vigilia, l’indice Nikkei ha concluso gli scambi lasciando sul terreno l’1,31% a 32.465,00 punti, in seguito alle aspettative del governo giapponese rispetto all’inflazione per l’anno fiscale in corso che passa dall’1,7 al 2,6%.
In Cina, i nuovi tentativi del governo cinese di sostenere l’economia del Paese non hanno fatto molto per i mercati azionari, A Shanghai, l’indice China A50 conclude a -0,46%, lo Shenzhen a -1,16%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng perde lo 0,32%.
In Australia, l’S&P/ASX 200 conclude piatto a +0,02%, dopo il rapporto sul mercato del lavoro ha svelato la sua solidità, ora gli investitori attendono un nuovo rialzo dei tassi di interesse da parte dell’istituto centrale.
Gas e petrolio
Poco mosso il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a settembre che si assestano a 79,50 dollari al barile (+0,05%), i futures WTI di settembre sono a quota 75,39 dollari al barile (-0,07%).
Scende il prezzo del gas, con i futures in consegna ad agosto che sono scambiati a 25.910 euro/megawattora (-3,09%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,8572 franchi, EUR/USD a 1,1213 dollari, USD/RUB a 91,2918 rubli. EUR/CHF a 0,9609 franchi, CHF/JPY a 162,64 yen, CHF/RUB 106,39 rubli.
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