Settimana intensa per gli investitori tedeschi, dove sono attesi i risultati di circa 40 aziende. Si aspettano inoltre le decisioni sui tassi di interesse da parte delle banche centrali.
Si prospetta una settimana intensa per i mercati finanziari, in vista degli aumenti dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, Federal Reserve e Banca centrale europea (Bce). Gli analisti si aspettano che sia l’ultimo rialzo, anche se sostengono che né Christine Lagarde né Jerome Powell segnaleranno che il picco è stato raggiunto. Piuttosto manterranno dei toni da falco, lasciando le loro decisioni dipendenti dai dati.
Nei prossimi sette giorni saranno delicati anche in Germania, dove il sentiment degli operatori rimarrà in balìa delle rendicontazioni di quasi 40 aziende, di cui nove blue chip.
Borsa Svizzera
La piazza di Zurigo apre piatta. Poco dopo le 9, lo SMI era a quota 11.202,40, giù dello 0,04%. Lo SPI parte cauto in discesa dello 0,10%, a 14’750.74 punti.
Borse europee
Sottotono i listini europei. Il FTSE MIB si attesta in ribasso dello 0,46%, il DAX dello 0,16%, il CAC 40 dello 0,36%. A Londra, il FTSE 100 inizia contratto, perdendo lo 0,21%
Borse asiatiche
In Asia, i principali indici non sono riusciti a trovare un comune denominatore. In Giappone, i forti numeri diffusi dalle società come Mitsubishi Motors, Mazda, Toyota e Nissan e le speranze riposte in una politica monetaria espansiva, hanno permesso all’indice Nikkei di chiudere in rialzo dell’1,23% a 32.700,94 punti
In Cina, invece, le cattive notizie giunte dal settore immobiliare che ha registrato ingenti perdite, hanno mandato in rosso i listini.
A Shanghai, l’indice China A50 conclude a -0,54%, lo Shenzhen a -0,56%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng ha lasciato sul terreno il 2,59%.
In Australia, l’S&P/ASX 200 conclude in ribasso dello 0,10%, nonostante l’aumento dei prezzi dei titoli bancari.
Gas e petrolio
In lieve discesa il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a ottobre che si assestano a 80,44 dollari al barile (-0,54%), i futures WTI di settembre sono a quota 76,63 dollari al barile (-0,57%).
Poco mosso il prezzo del gas, con i futures in consegna ad agosto che sono scambiati a 28.405 euro/megawattora (0,86%).
Mercato valutario
Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,8662 franchi, EUR/USD a 1,1089 dollari, USD/RUB a 90,7327 rubli. EUR/CHF a 1,1094 franchi, CHF/JPY a 162,94 yen, CHF/RUB 105,04 rubli.
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