Tra il 2 giugno e il 31 luglio vi hanno preso parte 880 cacciatori da tutto il cantone.
Si è conclusa la prima stagione di caccia estiva al cinghiale. Tra il 2 giugno e il 31 luglio di quest’anno, è stato introdotto per la prima volta questo periodo venatorio con lo scopo di cercare di contenere ulteriormente la popolazione dei cinghiali prima che molti individui possano causare gravi danni alle coltivazioni agricole e alle proprietà private. Riduzione che, tra l’altro, rientra nelle misure preventive contro una potenziale epidemia di peste suina africana, il cui virus è ben diffuso nella vicina penisola italiana.
La caccia si è svolta su quasi tutto il territorio cantonale, fatta eccezione per i distretti di Blenio, Leventina e Vallemaggia, con modalità differenti, nel rispetto delle normative federali. 880 i cacciatori che vi hanno partecipato che hanno abbattuto 1100 capi, così ripartiti: 27 nel distretto di Riviera, 100 nel Bellinzonese, 234 nel Locarnese, 566 nel Luganese e 173 nel Mendrisiotto.
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In ottemperanza agli obbiettivi gestionali, la pressione venatoria su questa specie deve rimanere elevata. A breve partirà la stagione di caccia alta durante la quale sarà possibile cacciare il cinghiale (oltre che il cervo, il capriolo e il camoscio) dal 2 al 16 e dal 22 al 26 settembre 2023. Un’ulteriore fase di caccia è prevista, come consuetudine, nel periodo tardo autunnale/invernale tra il 18 novembre 2023 e il 21 gennaio 2024 limitatamente ai giorni di sabato, domenica e mercoledì.
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