Certificato antimafia: alle aziende italiane sarà richiesto anche in Svizzera

Chiara De Carli

03/10/2022

03/10/2022 - 10:58

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La proposta del deputato Marco Romano è stata approvata venerdì dal Nazionale.

Certificato antimafia: alle aziende italiane sarà richiesto anche in Svizzera

Il certificato antimafia sarà presto richiesto alle società italiane anche in Svizzera. E solo in questo modo potranno aggiudicarsi appalti pubblici. A proporlo al Consiglio federale in un postulato, il deputato Marco Romano dell’Alleanza di Centro (Centro/TI), approvato venerdì scorso dal Consiglio nazionale su raccomandazione dello stesso Governo.
La certificazione, rilasciata dalle prefetture, attesta che il richiedente non abbia a suo carico misure di sorveglianza speciale e di pubblica sicurezza, divieto/obbligo di soggiorno, condanna e sentenza definitiva o non definitiva per contraffazione, traffico illecito di rifiuti, scambio elettorale politico-mafioso, associazione a delinquere (anche di tipo straniero), sequestro di persona a scopo di estorsione.
Per Romano, il documento è essenziale per tutelare il sistema economico e degli appalti pubblici, con un volume finanziario rilevante, della Confederazione e dei Cantoni. Certificato che secondo il deputato dovrebbero essere richiesto anche ad aziende che beneficiano di subappalti.

Tutelare il sistema economico

La tematica trova terreno fertile soprattutto in Ticino, dove nei mesi scorsi, le inchieste giudiziarie avevano portato a galla degli illeciti su importanti appalti: uno fra tutti quello per i lavori della galleria ferroviaria del Monte Ceneri. Gli abusi riguardavano i dipendenti, costretti a lavorare con turni massacranti e salari inadeguati, oltre a un’evasione contributiva di 3 milioni di franchi. L’azienda italiana in questione era finita al centro di un’inchiesta della Dda di Milano per presunte infiltrazioni della ‘ndragheta. Il cantiere venne fermato nel marzo del 2018, a seguito dell’arresto dell’imprenditore italiano Duccio Astaldi, amministratore delegato di Condotte d’Acqua Spa di Roma, responsabile dei lavori di scavo del tunnel del Monte Ceneri.

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