Arriva Google Sparrow, il rivale di ChatGPT che vuole essere il miglior bot conversazionale al mondo

Matteo Casari

30 Gennaio 2023 - 14:05

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Il gruppo Alphabet è pronto a lanciare il proprio chatbot, entrando in maniera dirompente in questa nuova frontiera della tecnologia.

Arriva Google Sparrow, il rivale di ChatGPT che vuole essere il miglior bot conversazionale al mondo

Google sta preparando un’intelligenza artificiale in grado di competere con il bot conversazionale di OpenAI ChatGPT. Si chiamerà Sparrow e promettere di essere più efficace nelle risposte, rispetto alla sua avversaria.

Cosa sono i chatbot

I chatbot utilizzano l’intelligenza artificiale e l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) per aiutare gli utenti a interagire con i servizi web o le applicazioni attraverso il testo, la grafica o il parlato. Sono inoltre in grado di comprendere il linguaggio umano, di simulare una conversazione e di eseguire compiti semplici e automatizzati. Questi sono utilizzati in una varietà di canali, come le app di messaggistica, le app mobili, i siti web, le linee telefoniche e le app abilitate alla voce.
I bot conversazionali sono utilizzati per aiutare gli esseri umani a interagire con la tecnologia e ad automatizzare le attività. I miglioramenti nell’AI, nell’apprendimento automatico, nella scienza dei dati e nell’elaborazione del linguaggio naturale hanno permesso la proliferazione dei chatbot, rendendo più facile la loro diffusione per una varietà di applicazioni a vantaggio delle aziende, dei loro clienti e dei loro dipendenti.

Il successo di ChatGPT

ChatGPT, l’ultima versione ottimizzata del bot conversazionale di OpenAI, è stato lanciato come prototipo il 30 novembre 2022 e ha rapidamente attirato l’attenzione per le sue risposte dettagliate e articolate in molti ambiti di conoscenza. Dopo il rilascio di ChatGPT, OpenAI è stata valutata 29 miliardi di dollari.
DeepMind, filiale britannica di Alphabet, la società madre di Google, ha confermato di essere al lavoro su un rivale di ChatGPT. Chiamato Sparrow, il futuro chatbot in fase di sviluppo è destinato a essere più cauto e affidabile nelle sue risposte. È stato presentato l’anno scorso in un documento di ricerca come un «utile agente di dialogo che riduce il rischio di risposte pericolose e inappropriate».

Google non vuole rimanere indietro

Demis Hassabis, capo di DeepMind, ha dichiarato al Time che sta preparando una versione "beta privata" di Sparrow da rilasciare entro la fine dell’anno. Il dirigente ha spiegato che il lancio di questo chatbot è stato posticipato perché dovrebbe integrare funzioni che mancano a ChatGPT, di cui è in preparazione una versione a pagamento.
In particolare, Sparrow dovrebbe fornire alle risposte la possibilità di citare le fonti da cui sono state tratte le informazioni. «È bene essere prudenti su questo fronte», ha detto Hassabis.
Queste dichiarazioni coincidono con l’annuncio di Microsoft dell’integrazione dell’intelligenza artificiale per la generazione di immagini e testi nell’offerta di servizi cloud Azure OpenAI, che consente alle aziende di migliorare le proprie applicazioni con IA come ChatGPT e DALL-E.

I vantaggi per le aziende

I chatbot offrono una serie di vantaggi alle imprese. Al giorno d’oggi sempre più compagnie dispongono di chatbot che agiscono come agenti virtuali in grado di gestire i consumatori e di supportare i dipendenti. In generale, il miglioramento del servizio clienti, unito alla riduzione dei costi, determina un elevato ritorno d’investimento per chi utilizza i bot.
I loro utilizzo aiuta inoltre le aziende a velocizzare i cicli di vendita, a generare più contatti e a migliorare la fedeltà dei clienti. I chatbot sono utili per creare esperienze personalizzate che portano a cosumatori più soddisfatti e a tassi di conversione più elevati. Oggi, almeno l’80% dei brand mondiali fa uso di chatbot.

I chatbot in Svizzera e Ticino

Questa tendenza è chiaramente visibile anche in Svizzera. Basti pensare che la maggior parte delle imprese più grandi del nostro Paese stanno integrando sempre più frequentemente le le loro funzionalità. Un esempio sono la Posta Svizzera, che utilizza i bot per assistere i clienti sulle spedizioni, e SWISS, che assiste i viaggiatori dando loro consigli e informazioni.
Lo stesso accade anche nel nostro cantone, dove moltissime società, indipendentemente dal settore e dal giro d’affari, si affidano sempre di più a questo nuovo strumento. Ticino.ch, il portale turistico ufficiale del Cantone, nel suo progetto interregionale Digital Destination Evolution System (DESy), utilizza i chatbot per migliorare la personalizzazione dei servizi offerti al turista e permettere alle destinazioni di ricavare più informazioni sulle abitudini degli ospiti, per pianificare investimenti di marketing mirati.
Anche in ambito accademico i chatbot stano spopolando sempre di più. In Ticino, sia le scuole superiori, sia atenei come l’Università della Svizzera italiana (USI) hanno integrato i bot conversazionali come strumento di assistenza e apprendimento. Tuttavia, in questo ambito sono stati riscontrati anche alcuni effetti indesiderati. Il loro uso infatti viene tenuto sotto controllo poiché potrebbe essere usato per suggerimenti durante gli esami o per velocizzare e copiare i compiti assegnati.

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