Il Casinò di Campione è la casa da gioco più grande d’Europa, oltre a essere una tra le più famose al mondo. L’imponente struttura è situata sulla riva del Lago di Lugano, nel comune di Campione d’Italia. Il Casinò vanta una storia secolare, fatta di grande successo ma anche di controversie. Oggi come va il Casinò di Campione? Continua a leggere per scoprirlo.
Il Casinò di Campione, con i suoi 55mila metri quadrati di superficie interna distribuiti su nove piani, è la casa da gioco più grande in Europa. Si trova nel piccolo comune di Campione d’Italia, in provincia si Como e unica exclave italiana sul suolo svizzero. Il territorio comunale è infatti separato dal resto della nazione ed è circondato dal Canton Ticino. Il Casinò è stato simbolo di eccellenza del gioco d’azzardo in tutta Europa, anche se soprattutto recentemente ha vissuto difficoltà e turbolenze. Al giorno d’oggi, qual è lo stato della celebre casa da gioco italiana?
Storia del Casinò
Il primo Casinò Municipale di Campione fu aperto nel lontano 1917, durante gli anni della Prima guerra mondiale, ma fu costretto a chiudere solo due anni dopo. La riapertura definitiva arriva nel marzo del 1933, e continuò ininterrottamente fino a quando venne inaugurata la nuova sede nel 2007. La nuova costruzione, che sorge nelle immediate vicinanze della precedente, si presenta come una mastodontica struttura cubica e spigolosa di color sabbia, progettata dal famoso architetto ticinese Mario Botta. L’edificio risulta talmente imponente nel panorama circostante che sono stati in molti a definirlo un “ecomostro”. Addirittura lo stesso Botta, 13 anni dopo il progetto ammise la «bruttura» della costruzione.
Dal successo al fallimento
Per oltre 80 anni dall’apertura definitiva, il Casinò è stato un potente motore economico della zona, in grado di attirare turisti e giocatori d’azzardo da tutto il mondo. Inoltre è stato occasionalmente usato come location per cerimonie, premiazioni e spettacoli.
Le prime controversie cominciarono nel 2006, quando il figlio dell’ultimo re d’Italia, Vittorio Emanuele di Savoia, venne accusato di associazione a delinquere e di riciclaggio di denaro tramite la struttura, accusa mai confermata poi dal Tribunale di Roma. Il periodo più buio della storia del Casinò non arrivò tanto dopo: Nel 2018 la casa da gioco fu dichiarata fallita dal Tribunale di Como, a causa degli eccessivi debiti accumulati nei confronti del comune di Campione, da sempre unico proprietario della società. Ad aprile 2018, i debiti ammontavano a circa 132 milioni di euro. Il sistema di mutua assistenza e finanziamento tra la struttura e il comune non riusciva più a funzionare, ciò ha reso inevitabile la chiusura. Sono state quasi 500 le persone rimaste senza lavoro, ma del fallimento risentì tutta la città, dato per decenni l’economia di Campione era quasi interamente basata sull’attività del Casinò.
La situazione attuale
Dopo tre anni e mezzo di chiusura, il 26 gennaio 2022 la casa da gioco è stata riaperta al pubblico. Seppur con molti meno dipendenti rispetto al passato, il Casinò di Campione è ad oggi è aperto al pubblico e perfettamente funzionante. Attualmente, il panorama competitivo delle sale da gioco della zona è molto affollato, dato che simili servizi vengono offerti dai casinò di Lugano e di Mendrisio, che fino a poco fa avevano di certo beneficiato del fallimento del più celebre competitore italiano.
Nonostante il Canton Ticino sia una regione dall’altra concentrazione di casinò, il settore delle case da gioco d’azzardo è indubbiamente in crisi, soprattutto a causa delle chiusure per la pandemia e delle crescenti abitudini di gioco online. Per cui, nonostante tutti i casinò del Ticino siano aperti e funzionanti, generalmente la maggior parte sta affrontando un periodo di crisi, con debiti da ripianare non indifferenti.
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