Al MASI di Lugano si terrà la conferenza di Elisabetta Barisoni, dedicata alla mostra "Una raccolta d’arte moderna italiana".
Nel contesto della mostra "Una raccolta d’arte moderna italiana" e dell’iniziativa "Cultura in movimento", il Museo d’Arte della Svizzera Italiana (MASI) organizza una conferenza per celebrare una delle artiste esposte, Margherita Sarfatti, con l’esperta Elisabetta Barisoni ad offrire le proprie conoscenze e una personale visione dell’opera dell’artista italiana e degli altri in mostra.
Una raccolta d’arte moderna italiana
Il MASI Lugano presenta, grazie a una collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, una selezione di trenta capolavori dell’arte italiana realizzati tra le due guerre da alcuni tra i più importanti artisti dell’epoca: Carlo Carrà, Massimo Campigli, Giacomo Manzù, Ottone Rosai, Scipione e Mario Sironi. Questo eccezionale nucleo di opere proviene da storiche collezioni d’arte italiane ed è recentemente entrato come deposito a lungo termine presso Ca’ Pesaro- Galleria Internazionale d’Arte Moderna- Fondazione Musei Civici di Venezia.
Ad eccezione di Scipione e Manzù, che seguono traiettorie più indipendenti, gli artisti in mostra sono legati da un percorso comune: dopo l’esperienza delle avanguardie, e, per alcuni, della guerra, essi aderiscono a quei principi di “Ritorno all’ordine” del gruppo del Novecento italiano, di cui Margherita Sarfatti fu promotrice e teorica all’inizio degli anni venti. Per gli esponenti del gruppo il superamento delle avanguardie – in particolare quella futurista, ampiamente condivisa dagli artisti in mostra – si esprimeva nel recupero delle forme classiche e della semplificazione compositiva e formale propri alla tradizione primitiva e rinascimentale italiana. In questo senso, i dipinti esposti sono accomunati, sul piano stilistico, dalla ricerca di sintesi, dall’armonia e dall’essenzialità formale – aspetti che caratterizzano l’arte non solo italiana, ma anche quella europea nei decenni 1920-1950.
La mostra è visitabile alla sede del MASI di Palazzo Reali a Lugano, dal 22 maggio 2022 al 29 gennaio 2023.
Chi era Margherita Sarfatti
Definita nel 1928 “regina nazionale senza corona”, Margherita Sarfatti (Venezia 1880- Cavallasca 1961) ha retto le sorti della cultura italiana per almeno un ventennio, concentrando nel periodo 1919-1939 la sua poliedrica ed enciclopedica attività di critica d’arte, promotrice culturale, conferenziera, pubblicista, collezionista, membro di giurie, direttore di giornali e riviste, commissario di esposizioni in Italia e all’estero, protagonista di campagne in difesa dei monumenti nazionali.
La conferenza di Elisabetta Barisoni
Per celebrare l’artista italiana, alla sede del LAC a Lugano, sabato 3 dicembre alle 11.00, l’esperta Elisabetta Barisoni terrà una conferenza, nel contesto della mostra.
La conferenza delinea un quadro generale dell’impianto critico di Margherita Sarfatti partendo dagli autori esposti nella mostra "Una raccolta di arte moderna italiana”, primo fra tutti Mario Sironi, ma anche Carlo Carrà e Massimo Campigli che, insieme ad altri, fecero parte della grande stagione culturale di Novecento italiano, partecipando a numerose occasioni espositive nazionali e internazionali.
Elisabetta Barisoni è dal 2016 è responsabile di Ca’ Pesaro- Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Fondazione Musei Civici di Venezia. I suoi studi su Margherita Sarfatti iniziano nel 2012 con una ricerca triennale sui materiali inediti conservati nell’Archivio del ’900 del Museo Mart. Nel 2015 consegue il Dottorato in Beni Culturali e Territorio all’Università di Verona, presentando la tesi Margherita Sarfatti critica d’arte 1919-1939 che nel settembre 2018 diventa il volume: Elisabetta Barisoni, Viaggio alle fonti dell’arte: il moderno e l’eterno. Margherita Sarfatti 1919-1939, Zel Edizioni, TV. L’incontro è gratuito.
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