Credit Suisse-Ubs: il Consiglio degli Stati approva il prestito da 109 miliardi

Chiara De Carli

11 Aprile 2023 - 17:33

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Attesa in serata la decisione del Consiglio nazionale.

Credit Suisse-Ubs: il Consiglio degli Stati approva il prestito da 109 miliardi

Nella prima giornata di sessione straordinaria il Consiglio degli Stati si è pronunciato sul prestito di emergenza di 109 miliardi di franchi assunti dalla Confederazione in relazione all’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs. La camera alta si espressa favorevole con 29 voti, 6 i contrari e 7 gli astenuti. Attesa in serata la decisione del Consiglio nazionale.

Consiglio degli Stati: approvato salvataggio CS

La relatrice commissionale Johanna Gapany ha spiegato che al di là di qualsiasi decisione presa dal Parlamento, i 109 miliardi di franchi garantiti dalla Confederazione saranno in ogni caso erogati. La relatrice ha infatti ricordato che l’Esecutivo, dopo aver ricevuto il via libera dalla Delegazione delle finanze del Parlamento, ha preso in accordo con Finma e Bns degli impegni «giuridicamente vincolanti». Dunque il margine di manovra del Parlamento è limitato alle condizioni che la Confederazione può richiere dalle due banche.
Il Consiglio degli Stati ha deciso senza voti contrari che la Segreteria generale del Dipartimento delle finanza dovrà esaminare «in maniera approfondita le possibilità di azione in materia di responsabilità contro le istanze dirigenti di Credit Suisse». Il Consiglio degli Stati ha poi provveduto a stabilire che qualora la questione renda necessaria la richiesta di ulteriori fondi da parte del governo federale, la camera vuole che non si ricorra più alla legge d’urgenza, quanto piuttosto alla via ordinaria. Decisione approvata con 28 voti contro 14. Clausula che tuttavia potrebbe essere revocata dalla stessa legge d’urgenza.
Le discussioni arrivate in aula oggi hanno visto lodare le autorità per aver agito tempestivamente. Ma non sono mancate critiche verso Credit Suisse e i suoi dirigenti. Rimangono in sospeso diverse questioni, come ad esempio le norme riguardanti il «too big to fail».

Stati e Nazionale discutono su due crediti

Il primo riguarda una garanzia sul rischio di insolvenza di 100 miliardi che la Confederazione metterà a disposizione della Bns per il salvataggio di Credit Suisse. Prestito il cui rimborso avrà la precedenza sulle pretese di altri creditori, eccezion fatta per salari, oneri sociali e altri impegni privilegiati,
L’altro, i 9 miliardi che la Confederazione fornisce a garanzia a Ubs su eventuali perdite derivanti dalla vendita degli attivi del Credit Suisse. Garanzia che verrebbe applicata solo se le prerdite di Ubs superano i 5 miliardi.

Bns e Confederazione esposte per 259 miliardi

Alle due garanzie concesse oggi, si sommano i 50 miliardi di franchi richiesti da Credit Suisse alla Bns già il 15 marzo per l’assistenza straordinario di liquidità (Ela), oltre al sostegno aggiuntivo di liquidità (Ela+) di 100 miliardi deliberati il 19 marzo. I sostegni in questione non sono garantiti dalla Confederazione e pertanto non sono soggetti ad approvazione da parte del Parlamento. Ciò non toglie che complessivamente Confederazione e Bns siano esposte per 259 miliardi di franchi.

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