Per la banca svizzera si tratta di un brutto colpo. Credit Suisse Group è una delle società di servizi finanziari leader a livello mondiale.
Alle 12 perdeva oltre il 5% il titolo Credit Suisse (CS), tra i peggiori della giornata azionaria a Zurigo.
Il secondo gruppo bancario svizzero paga quindi la doppia e pesante bocciatura di Moody’s e Standard and Poor’s.
Moody’s ha abbassato la valutazione sul debito senior non garantito a ’Baa2’ da ’Baa1’ di Credit Suisse Group e ha ridotto il rating a ’A2’ da ’A1’ per il peso delle strategie di riposizionamento della divisione di investment banking in un contesto macroeconomico e di mercato più difficile.
Le medesime ragioni hanno spinto Standard and Poor’s a rivedere l’outlook a ’negativo’, confermando i rating ’BBB’ per il gruppo e ’A/A1’ per la capogruppo.
La reazione della borsa
Inevitabile la reazione della borsa che verso le 12 penalizzava il titolo di oltre il 5%, quotandolo a 5,19 franchi. Per la banca svizzera si tratta di un brutto colpo. Credit Suisse Group è una delle società di servizi finanziari leader a livello mondiale. In Svizzera è la seconda banca più grande dopo UBS. Propone ai clienti consulenze specialistiche, pianificazione finanziaria e servizi di investment banking.
Male le casse pensioni
Proprio alcuni giorni fa, scrivevamo come alla fine dei primi sei mesi dell’anno, l’indice delle casse pensioni di Credit Suisse si sia attesta ancora in perdita. Al 30 giugno scorso, segnava infatti 189,96 punti, in calo di 12,60 punti o del 6,22% rispetto al mese precedente. Da inizio anno del 9,47%.
L’evoluzione negativa del secondo trimestre è stata determinata principalmente dalle azioni (–3,98%), mentre sul fronte del contributo alla performance proveniente da azioni svizzere e azioni estere è stato rispettivamente di –1,56% e –2,42%.
Cifre rosse
La volatilità dei mercati, in aggiunta a un difficile quadro socio-economico, non ha lasciato scampo a Credit Suisse e al bilancio semestrale. Come previsto si è concluso nelle cifre rosse, segnando una perdita netta di 1,59 miliardi di franchi, rispetto all’utile di 253 milioni di un anno prima. La perdita ante imposte arriva a 1,17 miliardi di franchi.
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