L’anno che si appresta a chiudersi conferma il ritorno in grande delle monete digitali. Bitcoin a +152%, Ethereum all’85%. A segnalarsi per performance straordinarie sono Solana, +620% e Avalanche, +290%.
Aveva ragione Riccardo Esposito, ceo di Finlantern, mentre presentava il "suo" dodicesimo Finance Forum annunciando che le criptovalute, grandi assenti dell’edizione 2023 a Lugano, si preparavano a un ritorno in pompa magna. Non è il solo a dirlo, a quanto pare: gli analisti concordano che questo 2023, ormai in chiusura, abbia il merito di averle riportate alla luce e che il 2024 sia foriero di buoni auspici.
Va meglio alle più "piccole"
Non solo i grandi nomi, a cominciare dal Bitcoin e a seguire Ethereum, che da gennaio hanno recuperato rispettivamente il 152% e l’85%. Anzi: a segnalarsi per un grande recupero sono le criptovalute meno blasonate, che però hanno garantito successi più gratificanti. Questa volta i nomi, tutt’altro che sconosciuti, sono quelli di Solana e Avalanche.
Le resurrezione del settore
Secondo AltIndex.com, Solana avrebbe realizzato addirittura un +620%: un risultato straordinario, che al confronto fa sfigurare persino il 290% di Avalanche. Sono loro le vere vincitrici in questo 2023 che si chiude alla grande, per un settore dato per morto e velocemente resuscitato. Con la promessa di fare ancora meglio l’anno a venire.
Solana sogna ancora il 2021
Solana ha accumulato oltre 32 miliardi di dollari da aggiundere alla sua capitalizzazione complessiva, che, partita da 4,3 miliardi a gennaio, è arrivata a circa 37 miliardi: numeri che comunque restano inaffidabili, tendendo con costanza al rialzo. Con il quale Solana, ancora lontana dai massimi storici, potrebbe arrivare al valore del 2021 e magari superarlo: sarà il 2024 a dirlo con certezza.
La scalata di Cardano, quarta
Per quanto riguarda Avalanche, la capitalizzazione di mercato è salita di 13 miliardi nel 2023, fino ai 16,5 miliardi attuali che la segnalano come nona maggior criptovaluta. E il Bitcoin, dove sta in questa classifica? Come prevedibile, si guadagna il podio, terzo con una rivalutazione del 152% poco prima di Cardano, +140%.
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