El Salvador e il progetto sui Bitcoin a un anno di distanza: successo o fallimento?

Chiara De Carli

09/09/2022

09/09/2022 - 17:13

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L’apertura di El Salvador al Bitcoin ha aperto le porte a società e appassionati del settore cripto. Non convincere, però, i suoi cittadini.

El Salvador e il progetto sui Bitcoin a un anno di distanza: successo o fallimento?

Un anno fa, El Salvador si proclamava la prima nazione che adottava il token come valuta dal corso legale. Ma, oggi come oggi, dopo un primo momento di entusiasmo, la nazione deve fare i conti con il crollo di Bitcoin e delle altre monete cripto.
Era novembre 2021 e il Bitcoin raggiungeva uno dei suoi massimi storici, superando quota 65 mila dollari. Una prospettiva rialzista che aveva convinto il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ad annunciare, di fronte a una folla esultante nel corso di una confab sulla spiaggia, che Bitcoin avrebbe cambiato le sorti del suo Paese. Bukele decretava El Salvador come il primo governo al mondo a dare valore legale a una moneta virtuale.

Fuochi d’artificio andati in fumo?

Dopo un anno, i fuochi d’artificio che avevano accompagnato l’annuncio, si sono smorzati. I forti ribassi che hanno contrassegnato in questi mesi gli asset digitali, hanno fatto precipitare il sentiment generale nella preoccupazione e nello sconforto generale. Anche per questo, dunque, Bitcoin non è riuscito a sostituire il dollaro statunitense, nemmeno in minima parte, scrive Bloomberg, ma non ha neppure condotto lo Stato verso la rovina, tanto denunciata da alcuni.

Bitcoin oggi è stato dimenticato?

L’agenzia di stampa internazionale ha riportato le parole dell’ex capo della banca centrale di El Salvador, Carlos Acevedo, che ha commentato: “Nessuno parla più davvero di Bitcoin qui. È stato un po’ dimenticato. Nono so se lo chiamereste fallimento, ma di certo non è stato un successo”.

La campagna di lancio non è stata abbastanza

Inizialmente per lanciare la conversione, ai cittadini salvadoregni erano stati offerti portafogli digitali emessi dal governo, prericaricati con $30 di Bitcoin. Si può poi pagare le tasse in Bitcoin e anche le aziende dovrebbero accettare la moneta cripto come forma alternativa di pagamento.

Cittadini non convinti

Gli sforzi del governo non sono stati sufficienti. Gli utenti non si sono lasciati convincere, soprattutto a causa dell’estrema volatilità della moneta. Che ha portato la maggior parte dei salvadoregni a desistere dall’investire grandi quantità di denaro in Bitcoin. Nel frattempo, invece, il governo, ha convertito diverse migliaia di dollari in token: dapprima assistendo a un aumento cospicuo dei volumi, mentre ora assiste al clamoroso tracollo che ha portato le casse statale a perdere complessivamente quasi 58 milioni di dollari.

Per il ministero delle finanze, risultato tutto sommato buono

Nonostante tutto, il ministero delle finanze, Alejandro Zelaya, ha raccontato che il Bitcoin ha favorito l’interesse di investitori stranieri, turismo delle cripto e aumentato l’accesso finanziario a una popolazione in gran parte priva di banche. Stando ai dati del governo, il suo portafoglio digitale, Chivo, conta più di 4 milioni di utenti. E secondo la banca centrale 59 società di criptovalute e blockchain hanno sede a El Salvador.

Mossa non approvata dal Fmi

Per il Fondo monetario internazionale (Fmi) non ha dato il benestare sull’azione del governo salvadoregno, mettendolo in guardia sui rischi che Bitcoin comporta. Il governo, alla fine, ha acquistato 2’381 Bitcoin che ora valgono, ai prezzi correnti, 47,2 milioni di dollari, segnando una perdita superiore al 50%. Moody’s stima che siano stati spesi in tutto 375 milioni di dollari per il lancio, incluso un fondo di 150 milioni di dollari per sostenere le conversioni e il denaro per il bonus da 30 dollari iniziali riservato agli utenti di Chivo.

Posso pagare in Bitcoin?

Nonostante tutti gli sforzi, però, in El Salvador è ancora difficile poter pagare in Bitcoin. Quando vai in un mercato – racconta la direttrice dell’istituto di opinione pubblica dell’università, Laura Andrade a Bloomberg – è più facile ricevere un insulto che poter acquistare qualcosa in Bitcoin.

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