Bene il 2021, ancora meglio sarà il 2022: il più grande produttore caseario svizzero prevede una crescita organica delle vendite dal 2,5% al 3,5%.
I dessert e le bevande a base di latte della Emmi piacciono. Soprattutto all’estero. Nel 2021, il gruppo caseario lucernese è cresciuto del 5,6% su base annua, aumentato il fatturato a 3,9 miliardi di franchi (+3,6% organico). Un successo dovuto in modo particolare alle vendite avvenute fuori dai confini svizzeri, nei mercati statunitensi ed europei. Nel comunicato diffuso, l’azienda riferisce una crescita superiore alle aspettative, grazie all’effetto apportato da acquisizioni di vari business (+2,3%). Mentre i cambi hanno pesato per -0,3%. I dati confermati dal gruppo mostrano per il 2021 l’EBIT a 284 milioni di franchi, con un aumento di 12,9 milioni di franchi rettificati e l’utile netto rettificato a 14 milioni di franchi in più rispetto all’anno precedente, attestandosi a 216,7 milioni di franchi.
Mercato favorevole nonostante l’inflazione
Per il 2022, il gruppo prevede una crescita organica dal 2,5% al 3,5% e un leggero incremento degli utili a livello di EBIT, nonostante le continue incertezze e le forti tendenze inflazionistiche. "Nel 2021 abbiamo dimostrato ancora una volta che il nostro modello di business funziona – ha commentato nella nota Urs Riedener, amministratore delegato del gruppo Emmi – e che il nostro chiaro orientamento strategico si è dimostrato valido, con un portafoglio prodotti e Paese ampio e marchi innovativi e un’organizzazione agile e ancorata al territorio".
Performance positiva negli Usa
Nel 2021, la performance positiva è stata registrata soprattutto negli Usa (+9,6%), il mercato più importante per il gruppo. In questa zona del mondo, Emmi ha rafforzato il suo business con diverse acquisizioni, quali Athenos – numero uno nel mercato statunitense della feta – andando a rafforzare il giro d’affari dello specialty cheese e Emmi Dessert Usa, acquistata nell’ottobre del 2020, per potenziare il commercio di dessert da frigo.
La crescita positiva di Emmi è stata comunque segnata dal rincaro dei prezzi di materie prime, materiali ed energia. Con queste emergenze in atto, il gruppo ha dovuto correre ai ripari applicando strategie con l’intento di difendere i loro obiettivi. Il margine EBIT ha registrato un + 7,3%, con un margine di profitto netto del 5,5%. In cifre assolute, l’EBIT è cresciuto a 284,1 milioni di franchi (+4,8% rispetto all’anno precedente rettificato) e l’utile netto a 216,7 milioni di franchi (+7,0% rispetto all’anno precedente rettificato).
La situazione in Europa e in Svizzera
Come preannunciato a gennaio, l’attività in Svizzera nel 2021 è risultata diminuita (-2,2% a 1,65 miliardi di franchi). Un andamento messo in contro dal gruppo: il 2020 le vendite avevano mostrato un netto aumento strettamente legato alla pandemia. Bene invece i mercati esteri, il loro slancio prosegue grazie alla commercializzazione di prodotti strategici. Nel 2021, il mercato europeo di Germania, Italia, Olanda, Gran Bretagna e Austria ha avuto un rialzo del 5,2% a 662 milioni, una crescita data dalle vendite di specialità di dessert italiane ed Emmi Caffè Latte.
Sviluppo del profitto
L’utile lordo di Emmi per il 2021 è aumentato del 5,9% a 1,5 miliardi di franchi. Una crescita di 80,2 milioni di franchi rispetto al 2020 che ha avuto un effetto positivo anche sul margine del profitto lordo al 36,6%.
Il risultato operativo pre imposte (EBITDA) è di 394,7 milioni di franchi. Ciò corrisponde a un aumento di 3,8 milioni di franchi rispetto all’anno precedente rettificato (391 milioni di franchi). Con l’aumento dei costi operativi dovuto all’inflazione l’ EBITDA è passato dal 10,5% dell’anno precedente al 10,1%.
Per quanto riguarda l’EBIT, si riscontra un aumento del 4,8% a 284 milioni di franchi rispetto al valore rettificato dell’anno precedente, che corrisponde a un margine EBIT costante del 7,3 %.
L’utile netto, inclusi gli interessi di minoranza, è di 230,7 milioni franchi (nel 2020: 201,6 milioni di franchi), ovvero ha registrato un aumento di 29 milioni di franchi. L’ utile netto risultante di 216,7 milioni di franchi (anno precedente: 188,4 milioni di franchi) è aumentato di 28,3 milioni di franchi o 14,1 milioni di franchi rettificato per la perdita derivante dalla vendita di Lácteos Caprinos SA nell’anno precedente. Sulla base dei valori rettificati, il margine di utile netto rimane quindi costante al 5,5%.
Il buon andamento generale del 2021, ha permesso l’aumento dell’utile per azione del 7,0%. Per questo, il Consiglio di amministrazione proporrà all’Assemblea generale annuale di aumentare il dividendo del 7,7% a CHF 14,00 per azione.
Prospettive 2022
Nel comunicato diffuso dal gruppo, Emmi sottolinea le difficoltà comportate dalle condizioni in cui i mercati versano. Le incertezze, l’onda lunga della pandemia, l’accelerazione delle pressioni inflazionistiche sono parte integrante del futuro. Così come la sempre minore disponibilità di materie prime, materiali, logistica con prezzi che schizzano alle stelle. Sono tutte variabili che il gruppo è chiamato a considerare e per le quali ha in serbo delle strategie per incassare adeguatamente il colpo.
Nonostante le premesse, a livello di gruppo, Emmi conta nel 2022 su una crescita organica delle vendite dal 2,5% al 3,5%. Sulla base dell’inflazione, sarà leggermente al di sopra delle aspettative di medio termine (dal 2% al 3%). Per quanto riguarda la Svizzera, la crescita delle vendite organiche dovrebbe essere nuovamente negativa (-1% e 0%). Nel business internazionale, invece, previsto un continuo sviluppo dinamico. A causa dell’inflazione, la crescita organica delle vendite si attesterà tra il 3% e il 5% nella divisione Europa e dal 6% all’8% nella divisione Americhe dovrebbe essere al di sopra delle aspettative a medio termine. In termini di risultato operativo, Emmi prevede un aumento da 290 milioni di franchi a 305 milioni di franchi a livello di EBIT e un margine di utile netto compreso tra il 5,0% e il 5,5%.
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