INTERVISTA Fabio Sacchi e i risultati record di Edilespo: "Il segreto delle nostre aziende? La capacità di rinnovarsi"

Redazione

05/12/2022

05/12/2022 - 16:34

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Dopo la pausa imposta dal Covid, Ediespo torna a Lugano e realizza il record assoluto di presenze.

INTERVISTA Fabio Sacchi e i risultati record di Edilespo: "Il segreto delle nostre aziende? La capacità di rinnovarsi"

Stanco, ma soddisfatto. Molto soddisfatto. Fabio Sacchi, CEO di Sacchi Edizioni Tecniche & Commerciali e “patron” di Edilespo, commenta con un sorriso compiaciuto l’esito dell’esperienza fieristica dedicata al settore delle costruzioni e dell’edilizia in Ticino.
Dal 16 al 18 novembre lo staff del gruppo è stato protagonista dell’evento più importante e di riferimento per l’intero settore, confermando il ruolo di primissimo piano che questa manifestazione vanta nel panorama non solo cantonale, ma anche nazionale.
A qualche giorno dalla chiusura di Edilespo, abbiamo interpellato Fabio Sacchi per tracciare insieme un bilancio di questa esperienza, consapevoli del fatto che per molti operatori l’evento ha rappresentato un banco di prova fondamentale dopo la dura parentesi che il Covid ha imposto a tutto il settore.

Cominciamo dai numeri. Com’è andata?
I riscontri di pubblico che abbiamo avuto sono andati ben al di là delle nostre aspettative. tanto che abbiamo avuto un’affluenza record, superiore ai numeri registrati nel periodo pre-Covid. Parliamo di decine di migliaia di presenze e un centinaio di aziende espositrici che hanno partecipato alla manifestazione. A questi, si sono poi aggiunti i tantissimi ospiti di altissimo profilo che hanno animato le conferenze e le tavole rotonde.

Pentito di non aver fatto pagare l’ingresso al pubblico?

No, assolutamente. Edilespo è una manifestazione storica per il nostro Cantone, che nasce come esperienza libera e aperta agli operatori, alla comunità e al pubblico. Per quanto mi riguarda non trovo giusto far pagare coloro che visitano gli stand e partecipano alle manifestazioni. Edilespo è una fiera che per quanto mi riguarda, sarà sempre accessibile gratuitamente. Quest’anno abbiamo avuto come partner patrocinatore la Società Svizzera Impresari Costruttori che ha celebrato i 125 anni dalla fondazione con un covegno e ha reso possibile con la propria adesione la gratuità degli ingressi per il pubblico.

L’edizione 2022 ha rappresentato un banco di prova di notevole rilevanza, specie dopo la parentesi imposta dal Covid. In che cosa si è distinta questa edizione?
Ho colto una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Abbiamo avuto partner del calibro del Dipartimento del territorio e della Società Svizzera dei Costruttori. Vede, credo che sia stata premiata l’estrema attenzione che dedichiamo nel voler conservare in questa manifestazione una forte matrice cantonale. Questo non significa rimanere chiusi su noi stessi, anzi. Piuttosto, esprime la volontà di garantire che le imprese protagoniste siano portavoci autentiche delle problematiche e della forza del territorio svizzero, in coerenza con un abito importante della nostra economia. Se devo tornare alla sua domanda, la novità più rilevante è stata l’idea di aggiungere il padiglione di Expo Mobility. Uno spazio interamente dedicato alla mobilità elettrica pura, ma applicata al mondo delle costruzioni. Non mi riferisco soltanto ai mezzi da cantiere elettrici, ma anche alle nuove esigenze a cui il mondo dell’edilizia è chiamato a rispondere nella progettazione di nuovi spazi abitativi. Pensiamo solo a come stanno cambiando le case in una prospettiva evoluta sempre più orientata al risparmio energetico.

Eppure i numeri documentano come tutto il settore delle costruzioni sta ancora attraversando un momento delicato. Lo si è rilevato anche ad Edilespo?
Edilespo è un termometro molto attendibile che fornisce un riferimento accurato sullo stato di salute del settore nel nostro Cantone. Non possiamo negarlo: il costo elevato delle materie prime, la mancanza di lavoratori, le difficoltà ad avviare nuove opere e l’inflazione sono espressioni di un periodo storico con cui tutti gli imprenditori locali si confrontano ogni giorno. Tuttavia, abbiamo rilevato una grande determinazione da parte delle imprese del settore a voler innovare, a importare nuove soluzioni, a trasformare le proprie aziende in chiave digitale. Oggi il mercato delle costruzioni in Ticino sembra reggere bene il colpo impartito prima dal Covid e ora dalla guerra. La domanda di nuove abitazioni rimane ancora forte e questo rafforza il settore, spesso esprimendo anche rincari non sempre giustificati.
Aiuterebbe molto se anche il Cantone appaltasse nuovi interventi di ristrutturazione sui propri immobili per portarli agli standard energetici attuali.

Da quello che dice si intuisce che le imprese ticinesi godano di uno stato di salute tutt’altro che negativo. E’ così?
I nostri artigiani e le nostre imprese hanno voglia di fare e sono allenati a reagire di fronte alle difficoltà. Le aziende stanno investendo tempo e denaro per rilanciare il proprio ruolo in questo settore e proporsi al mercato con un profilo innovativo di primissimo livello. Le confesso che sono rimasto molto colpito da come sono maturati i tanti espositori che avevo incontrato quattro anni fa, nel corso dell’ultima edizione di Edilespo (ndr. l’edizione del 2000 era stata cancellata per il Covid). Ho trovato imprese molto trasformate, più moderne, innovative, sensibili ai temi della sostenibilità. In questi ultimi quattro anni abbiamo assistito a cambiamenti straordinari, a cominciare dai modelli di progettazione, le tecniche costruttive per non parlare poi dei materiali. Certo, attraversiamo una fase difficile, ma gli imprenditori non vogliono farsi scappare l’opportunità di innovare le loro aziende.

Archiviato Edilespo, a cosa state lavorando adesso?
Non posso anticipare nulla, ma abbiamo in serbo qualche sorpresa. D’altro canto è un po’ la caratteristica del nostro gruppo, che cerca di interpretare le tendenze di ogni momento per provare a proporre novità ed esperienze attuali ed esclusive. Come le imprese protagoniste a Edilespo, anche noi siamo obbligati a guardare al futuro. I temi? Green, sostenibilità, fonti rinnovabili, mobilità. C’è tanto lavoro da esprimere. Contiamo sulla fiducia che operatori, istituzioni e pubblico ci hanno sempre riservato in questi anni.

Iscriviti alla newsletter