A fronte di tante aziende che chiudono, molte altre aprono. Nel registro di commercio della Confederazione tra gennaio e giugno ne sono state registrate 24’387,
Tra le possibili conseguenze del rialzo dei tassi di interesse ci potrebbe essere proprio il sensibile aumento dei fallimenti aziendali. In Svizzera, tra gennaio e giugno di quest’anno, infatti, sono cresciuti del 22%. Complessivamente le aziende che hanno dovuto chiudere i battenti sono state 2822.
Secondo quanto diffuso dalla società di informazioni economiche Dun&Bradstreet (D&T) il nostro cantone è in linea con la media nazionale: la serranda è stata abbassata da 176 aziende, con un incremento del 19% su base annua. Al contrario, nei Grigioni il numero di aziende fallite è sceso del 18% di 33 unità. Tra i diversi cantoni spiccano poi le percentuali di Friburgo e Lucerna, dove il tasso è rimbalzato rispettivamente del 113% e del 31%. Forti aumenti sono stati riscontrati anche nei tre principali poli elvetici: Zurigo (+17%), Ginevra (+28%) e Basilea Città (+17%).
Male le costruzioni, bene segmento immobili e tempo libero
Il numero di chiusure è stato più elevato nei settori della costruzione (+21% a 581), dei servizi (+21% a 472), del commercio (+28% a 407), della ristorazione e del comparto alberghiero (+30% a 352). Mostrano un calo solamente i segmenti degli immobili (-7% a 63) e del tempo libero e dei divertimenti (-25% a 15).
Difficoltà nell’organizzazione
Stando all’indagine non c’è solo l’incapacità a far fronte ai pagamenti alla base dei fallimenti, ma anche le lacune nell’organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni): il numero complessivo sale così 4113 (+6%) a livello svizzero, a 325 in Ticino (-11%) e a 77 nei Grigioni (-42%).
Aprono tante nuove attività, soprattutto nei Grigioni
A fronte di tante aziende che chiudono, molte altre aprono.
Nel registro di commercio della Confederazione tra gennaio e giugno ne sono state registrate 24’387, valore che si attesta comunque in flessione del 4% su base annua. Rispetto all’anno scorso, in Ticino hanno aperto 1122 nuove attività, con un calo pari al 3%, nei Grigioni invece si è assistito a un vero e proprio boom, con un incremento del 14% a 583 unità.
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