In Ticino sono stati registrati 731 casi, in aumento del 6,3% rispetto al 2020. Notizie positive sul fronte delle società sciolte: per il 2021 ammontano a 282 contro le 332 di due anni fa.
Gli effetti della pandemia si fanno sentire. Nel 2021 il numero totale delle aperture di procedure di fallimento nei confronti di società e di persone è cresciuto del 9,1% rispetto al 2020. A riportarlo oggi il comunicato diffuso dall’Ufficio federale di statistica (Ust), nel quale si legge anche che il Canton Argovia registra l’aumento più marcato in termini relativi (+24,6%), mentre il Ticino del 6,3%. Dai dati emerge anche un lieve aumento dei procedimenti esecutivi, seppur rimanendo nella media degli ultimi cinque anni.
Procedure di fallimento
Nel 2021, il numero di procedure di fallimento aperte nei confronti di società e di persone ai sensi della legge federale sulla esecuzione e sul fallimento (Lef) ammontava a 14’081, ovvero 1169 casi in più (+9,1%) rispetto al 2020. Questa progressione è seguita al calo registrato nel 2020, probabilmente influenzato dalle misure adottate dal Consiglio federale per scongiurare una possibile ondata di fallimenti dovuti alla situazione pandemica. La progressione osservata nel 2021 rappresenta un modesto aumento dell’1,7% rispetto al numero di fallimenti raggiunto nel 2019, ovvero prima della crisi sanitaria. Questi risultati non tengono conto dei casi di scioglimento di imprese per via di lacune nell’organizzazione secondo l’articolo 731b del Codice delle obbligazioni (CO).
Fallimenti in aumento
Questa tendenza al rialzo si osserva in tutte le grandi regioni. Il tasso di variazione oscilla tra il 4,9% della Regione del Lemano e il 15,2% osservato nella Svizzera orientale. I Cantoni che hanno registrato un aumento dei casi sono stati 22: in particolare il Cantone Argovia, dove sono stati contati 180 casi supplementari (+24,6%), e quello di Zurigo, dove i casi in più sono stati 238 (+12,5%). In Ticino sono stati registrati 731 casi, in aumento del 6,3% rispetto al 2020. Notizie positive sul fronte delle società sciolte: per il 2021 ammontano a 282 contro le 332 di due anni fa. invece osservata la tendenza inversa: Ginevra, Giura e Appenzello Interno hanno notificato un leggero calo del numero di aperture di procedure di fallimento, che variava dai –40 ai –3 casi.
Casi particolari
Nel 2021, l’ammontare delle perdite finanziarie risultanti dalla chiusura di procedure di fallimenti ordinarie e sommarie (comprese quelle relative agli scioglimenti ai sensi dell’art. 731b CO) era di 4,2 miliardi di franchi. Tuttavia, come per l’anno precedente, l’alta entità delle perdite è riconducibile principalmente a tre casi particolari di procedura di fallimento, che sono costati oltre 1,7 miliardi di franchi. Infatti, senza considerare questi casi particolari, il livello delle perdite registrate sarebbe al di sotto della media storica, pari a 3,3 miliardi di franchi tra il 1994 e il 2021.
Procedimenti esecutivi in aumento
Quasi del 5%, crescita verificatasi dopo il calo del 12% osservato tra il 2019 e il 2020. Sebbene si siano mantenuti all’interno dell’intervallo osservato negli ultimi cinque anni, il numero di pignoramenti è aumentato del 7,8%, raggiungendo gli 1,6 milioni e quello di precetti esecutivi è cresciuto del 4%, mentre il numero di realizzazioni è rimasto relativamente stabile (+0,5%).
Procedure in seguito a precetto esecutivo
Tali quote sono aumentate gradualmente dal 1995, anno nel quale sono stati eseguiti 783 mila pignoramenti su un totale di 1,8 milioni di precetti esecutivi (pari a una quota del 44%).
Nel 2021, infatti, sono stati eseguiti oltre 1,6 milioni di pignoramenti su 2,8 milioni di precetti esecutivi (pari a una quota del 59%). Al contempo, le quote delle realizzazioni sul totale dei precetti esecutivi sono aumentate dal 15% nel 1995 al 24% nel 2021.
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