La società americana apre l’istanza di fallimento con l’intenzione di ristrutturare. Sarà davvero così?
Le prime avvisaglie che le cose non stessero andando nel verso giusto erano giunte il 12 giugno, quando la piattaforma di prestito di critpovalute Celsius aveva sospeso i prelievi digitali.
Come riporta il giornale economico italiano Money.it, la società aveva poi incaricato un team di esperti, affinché affrontasse il problema di liquidità, riducendo 150 posti di lavoro (un quarto del totale). A inizio mese, la piattaforma era riuscita a effettuare un pagamento in stablecoin Dai (basata sulla blockchain Ethereum e legata al dollaro), equivalente a 183 milioni di dollari, a MakerDAO, saldando parzialmente il proprio debito verso l’exchange.
Un segnale che era stato apprezzato dal mercato e che aveva fatto pensare a una ripresa.
Il tracollo
Ora Celsius comunica di aver avviato un processo di ristrutturazione finanziaria “per fornire all’azienda la migliore opportunità per stabilizzare l’attività e portare a termine un’operazione di ristrutturazione completa che massimizza il valore per tutte le parti interessate”.
Celsius e alcune delle sue controllate hanno presentato istanze volontarie per la riorganizzazione ai sensi del Chapter 11 del Codice fallimentare degli Stati Uniti presso il tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York.
Una notizia che ha destato più di una preoccupazione tra i clienti di Celsius.
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