Festa federale di ringraziamento o del digiuno federale che cos’è e quando si celebra

Matteo Casari

9 Settembre 2022 - 09:37

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La Festa federale di ringraziamento è una delle ricorrenze più sentite dalla popolazione svizzera. Questa tradizione ha origini antiche ed è vissuta in modo particolare dai cittadini. Vuoi sapere di più su questa celebrazione? Continua a leggere l’articolo in basso.

Festa federale di ringraziamento o del digiuno federale che cos'è e quando si celebra

I cittadini svizzeri sono una popolazione molto legata a festività folcloristiche e popolari. Sono numerose le tradizioni, più o meno conosciute, che mantengono la popolazione elvetica molto radicata alle prorpie radici. Sebbene la Svizzera sia uno stato federale, diviso in cantoni, che godono di forte indipendenza sia legale che identitaria, le tante festività che costellano il calendario differiscono molto. Tuttavia, esistono ovviamente ricorrenze di portata nazionale, che comunque sono sentite in più cantoni. È questo il caso della festa federale di ringraziamento. In cosa consiste questa tradizione?

Cos’è la Festa federale di ringraziamento

La Festa federale di ringraziamento e preghiera, chiamata anche digiuno federale o, in maniera più estesa, Festa federale di ringraziamento, pentimento e preghiera (in tedesco Eidgenössischer Dank, Buss und Bettag, in francese jeûne fédéral), si celebra in quasi tutta la Svizzera la terza domenica di settembre; solo il Cantone di Ginevra celebra la giornata di preghiera cittadina come giorno festivo il giovedì successivo alla prima domenica di settembre.
La giornata di preghiera è un giorno di riposo pubblico in tutta la Svizzera. Nei cantoni di Vaud e Neuchâtel e in parte del Giura bernese, anche il lunedì successivo alla domenica di preghiera è un giorno di riposo, anche se è ad oggi legalmente riconosciuto come giorno di riposo solo nel cantone di Vaud.
In molti cantoni, il digiuno federale è classificato come giorno festivo, paragonabile a festività come il Venerdì Santo, la Domenica di Pasqua, la Domenica di Pentecoste e il Natale. Questo accade ad esempio a Zurigo, Berna o Lucerna, con l’attuazione di misure di chiusura più ampie per osservare il riposo festivo. Altri cantoni, come Basilea Città o Soletta, l’hanno più recentemente declassata a livello di giorno di riposo ordinario, equivalente alla domenica.

Da cosa deriva la festività

La Festa federale di ringraziamento, come festa federale, viene riconosciuta ufficialmente dal 1796, anche se la tradizione risulta molto più antica e riassume diverse iniziative di preghiera che risalivano al lontano XVI secolo, quando le autorità istituivano giornate, settimane o addirittura mesi di penitenza e digiuno in caso di necessità. Esempi di questo tipo sono accaduti nel 1572, dopo la festa francese di San Bartolomeo, quando a Zurigo si pregò per gli ugonotti perseguitati, nel 1639, dopo diverse epidemie durante la Guerra dei Trent’anni, a San Gallo fu osservato per la prima volta un giorno di pentimento e preghiera, e nel 1651, a causa del terremoto dell’anno precedente a Zurigo.

La natura della celebrazione

La tradizione ha acquisito un significato particolare con la fondazione dello Stato federale svizzero nel 1848. La Festa federale di ringraziamento e preghiera è stata quindi concepita come una giornata che poteva e può essere celebrata da membri di tutti i partiti e di tutte le confessioni in una Svizzera molto frammentata dal punto di vista politico e confessionale, che rispecchiava in particolare la situazione nazionale dell’epoca. Non si basa quindi solo su motivi confessionali, ma anche sulla dimensione politica dello Stato. L’obiettivo era quello di promuovere il rispetto per chi la pensava diversamente, sia dal punto di vista politico che confessionale.
La festività divenne col tempo diventò sempre più riconosciuta istituzionalmente, diventando un giorno di riposo e chiusura per molte categorie di ogni settore della dimensione del lavoro, dell’intrattenimento e di molti altri. Fino al 2000, ad esempio, nel Canton Zurigo erano vietati i tiri a segno, gli eventi sportivi e di danza di qualsiasi tipo; mostre, musei e cinema rimanevano chiusi. Oggi sono consentiti gli eventi al chiuso, le mostre non commerciali e i musei sono aperti, ma le esercitazioni di tiro e gli incontri pubblici di natura non religiosa non sono tutt’ora ammessi.

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