L’evento celebra quest’anno i suoi 75 anni, ma è come se vivesse una rinascita dopo le restrizioni legate al Covid: si torna a godersi il cinema insieme, dal 3 al 13 agosto.
Sarà un grande ritorno, o un ritorno in grande, senza il Covid e le restrizioni che ce lo avevano fatto godere un po’ a metà. Non è un caso che quest’oggi Marco Solari, presidente del Locarno Film Festival, sia tornato a tre anni fa per presentare il programma dell’edizione 2022. «Un Festival più forte di quello che era nel 2019, grazie allo spirito dinamico e giovane», ha dichiarato, sottolineandone il ruolo di punto di «incontro fra società, cultura, politica e partner».
In gara 226 film: 35 sono svizzeri
"Incontro", appunto, senza le limitazioni della pandemia che teneva lontana la gente dalla gente - e dal cinema che si gode insieme, open air, in una Piazza Grande dove celebrare i 75 anni di una manifestazione che dal 3 al 13 agosto, qui e in tredici cinema della città più l’Otello di Ascona, ospiterà 226 film, di cui 35 svizzeri. Tre prime internazionali, 105 prime mondiali e, fra gli altri, Semret, produzione della ticinese Caterina Mona. La formula è quella di sempre, con quattro concorsi a ripartire le proiezioni fra le voci "Internazionale", "Cineasti del presente", "Pardi di domani nazionale" e "Pardi di domani internazionale".
Quattro concorsi, oltre 100 prime mondiali
Diciassette i film del Concorso internazionale, a contendersi il Pardo d’oro, per undici Paesi in gara fra cui la Svizzera con De noche los gatos son pardos di Valentin Merz e la Russia di Aleksandr Sokurov, in prima mondiale con Skazka. Una sezione che raggiunge ormai la parità di genere, grazie a dieci registi uomini al fianco di sette donne. Il concorso Cineasti del presente annovererà invece un totale di 15 lavori, fra cui gli organizzatori hanno voluto citare Prologos del lituano Mantas Kvedaravičius, ucciso a Mariupol il 30 marzo mentre girava un documentario. Ma è nei Pardi di domani che il festival troverà la sua ragion d’essere, con 40 prime mondiali ripartite in diverse categorie.
Un mix di tradizione e innovazione
«Il Festival presenta un programma ampio, diversificato e inclusivo, con il concorso che ospita nomi affermati del cinema mondiale, conferme e scoperte assolute», ha annunciato il direttore artistico Giona Nazzaro. Promossi i Corti d’autore, che, grazie al successo riscontrato la prima volta, torneranno alla ribalta con una rosa di pellicole fra cui Asterión di Francesco Montagner, vincitore del Pardo d’oro 2021 nel Concorso Cineasti del presente con Brotherhood. Open Doors, alla ventesima edizione, proporrà un viaggio cinematografico in America latina e nei Caraibi, disponibile al pubblico anche online su Swisscom blue TV, a conferma di una vocazione che si consolida.
In arrivo Matt Dillon, ma non solo
Star? «I film sono le star», ha risposto alla domanda Solari, senza offrire indiscrezioni sugli ospiti attesi. Salvo quelle che già si conoscono, perché legate ai premi che verranno consegnati per l’occasione: Pardo d’onore Manor a Kelly Reichardt, Vision Award Ticinomoda a Laurie Anderson, Locarno Kids Award la Mobiliare a Gitanjali Rao, Premio Raimondo Rezzonico a Jason Blum, Pardo alla carriera Ascona-Locarno a Costa-Gavras e Lifetime Achievement Award a Matt Dillon.
Due libri per celebrare il 75esimo
Per celebrare la ricorrenza del 75esimo è stata prevista anche la pubblicazione di due volumi: "Locarno on / Locarno off: storia e storie del Film Festival", di Lorenzo Buccella e "Sguardi oltre il cinema", «raccolta di saggi critici - spiega una nota - firmati da più di 40 autrici e autori da tutto il mondo».
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