Dopo aver portato il bilancio della compagnia aerea verso la stabilità economica, il governo ha deciso che fosse giunto il momento di abbandonare la compagnia aera.
Il governo lascia definitivamente Lufthansa, ponendo fine alla sua partecipazione alla società. Lo Stato tedesco ha deciso di vendere l’ultima quota di partecipazione, nelle quale era intervenuto per arginare le perdite causate dalla crisi della pandemia, nel tentativo di salvarla dal fallimento.
La comunicazione è arrivata questa mattina dal fondo di stabilizzazione economica (WSF) che possedeva la quota di quasi il 10%. L’annuncio ha provocato una flessione agli inizi degli scambi di circa il 2%, portando le azioni da quota 6,19 euro a 6,11. Alle 12.11, segnano un calo del 3,5% a 6,10 euro.
Era arrivato il momento
L’uscita del governo dalla compagnia aerea ha suscitato reazioni contrastanti: c’è chi ha percepito il fatto come un evento negativo, altri invece come una buona notizia.
L’amministratore delegato del WSF, Jutta Dönges, ha commentato all’agenzia Awp dicendo che l’agenzia è tornata in mani private. La stabilizzazione è avvenuta con successo nei mesi scorsi, portando i proventi su di 1,07 miliardi di euro, superando la soglia di 306 milioni di euro utilizzati per acquisire la partecipazione. Una motivazione forte che ha posto fine la partecipazione dello stato tedesco.
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