Secondo l’ASB le sfide che la piazza economica svizzera è chiamata ad affrontare restano irrisolte
Il popolo sovrano dice «no» alla riforma dell’imposta preventiva
La riforma dell’imposta preventiva è stata respinta alle urne dal popolo sovrano svizzero. L’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) esprime profondo rammarico per questa decisione. "La Svizzera - si legge in una nota - rinuncia infatti a rafforzare in modo mirato le proprie condizioni quadro fiscali".
Profondo rammarico
"Le elettrici e gli elettori svizzeri si sono espressi domenica alle urne contro l’abrogazione dell’imposta preventiva sulle nuove obbligazioni di diritto nazionale proposta dal Consiglio federale e dal Parlamento - prosegue l’Asssociazione -. L’ASB si rammarica che con il «no» odierno alla riforma dell’imposta preventiva la Svizzera abbia perso un’occasione per modernizzare le condizioni quadro fiscali e per lanciare un importante segnale a favore della propria piazza economica".
Sfide future ancora aperte
Secondo l’ASB le sfide che la piazza economica svizzera è chiamata ad affrontare restano irrisolte, poiché, dichiara: "la concorrenza fiscale internazionale continuerà a intensificarsi". Proprio in vista dell’introduzione dell’imposta minima dell’OCSE, l’adozione di misure per la tutela di buone condizioni quadro riveste un’importanza particolarmente elevata. L’ASB ha concluso che continuerà in futuro a impegnarsi per ottenere un quadro fiscale il più attraente possibile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter