Dal 1° aprile di quest’anno, tutte le e-bike che circolano sulle strade pubbliche devono tenere le luci accese anche di giorno. inoltre l’equipaggiamento è completo con il casco, obbligatorio per le e-bike veloci.
Le cifre parlano chiaro: 17 morti e 531 feriti gravi. In questi numeri è sintetizzato il bilancio degli incidenti gravi in e-bike registrati lo scorso anno in Svizzera.
A segnare nuovi record non sono solo gli incidenti, ma anche le vendite. Ecco perché l’Ufficio prevenzione infortuni si è mobilitato a favore di un’infrastruttura ciclistica sicura, supportata da una campagna di sensibilizzazione nei confronti degli utenti.
Numeri preoccupanti
Lo scorso anno sulle strade svizzere 17 conducenti di e-bike hanno perso la vita e 531 sono rimasti gravemente feriti. Il numero degli incidenti gravi è aumentato soprattutto nella categoria delle e-bike lente con pedalata assistita fino a 25 km/h, con un balzo di quasi il 43% rispetto ai tre anni precedenti (2018-2020). Nello stesso periodo gli incidenti gravi subiti con e-bike veloci con pedalata assistita fino a 45 km/h sono cresciuti del 7%. L’incremento riflette quello delle vendite.
Più sicurezza
In molti punti la rete stradale non è adatta al traffico ciclistico , divenuto sempre più intenso. A marzo il Parlamento ha adottato la legge sulle vie ciclabili che obbligherà i Cantoni a pianificare e costruire reti di vie e piste ciclabili. Una buona infrastruttura è importante per migliorare la sicurezza di tutti gli utenti della strada. L’Ufficio prevenzione infortuni è attivo da anni in questo ambito e fornisce consulenza ai Cantoni e ai Comuni per la pianificazione di strade e vie ciclabili sicure.
Nuove regole
Dal 1° aprile di quest’anno, tutte le e-bike che circolano sulle strade pubbliche devono tenere le luci accese anche di giorno.
Gli esperti raccomandano anche di indossare un giubbotto rifrangente, specialmente in città. Infatti, le e-bike vengono spesso individuate troppo tardi dagli altri utenti della strada. L’equipaggiamento è completato dal casco, obbligatorio per le e-bike veloci.
La campagna dell’UPI
L’anno scorso è stata lanciata la campagna «Una caduta in e-bike e il mondo ti crolla addosso». Partendo da un’analisi dettagliata dell’incidentalità, ecco alcuni consigli semplici per spostarsi con l’e-bike in modo sicuro. Ora la campagna è ripartita, questa volta con manifesti e video che non mancheranno di attirare l’attenzione. L’UPI sarà inoltre presente con uno stand agli SlowUp organizzati in tutta la Svizzera. Il 10 aprile parteciperà allo SlowUp Ticino e dal 12 al 15 maggio alla
CycleWeek di Zurigo.
I cinque consigli principali per usare l’e-bike in sicurezza
· Guidare in modo difensivo e predittivo
· Calcolare uno spazio di frenata più lungo
· Rendersi visibili, anche di giorno
· Indossare il casco
· All’acquisto: scegliere un modello con pedalata assistita adeguata e ABS
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