Nel mese di marzo, l’indice predittivo dell’andamento congiunturale è rimasto nella zona di crescita sia per il settore della produzione che per quello dei servizi.
Guerra in Ucraina e inflazione in risalita sembrano non toccare l’indice Pmi (Purchasing Manager’s Index). Nel mese di marzo, l’anticipatore dell’andamento congiunturale, è rimasto nella zona di crescita sia nel settore della produzione che dei servizi. I dati, raccolti tramite un sondaggio dall’associazione di categoria Procure.ch, sono poi interpretati dagli esperti di Credit Suisse.
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Picco assoluto
Dalle informazioni diffuse oggi dal gruppo bancario, il Pmi del settore industriale ha incassato nel mese di marzo 64 punti, l’1,4% in più rispetto a febbraio e l’1,6% in più su base annua. Gli analisti sostengono che l’indicatore si sia fermato ben al di sopra della soglia di crescita, fissata a 50 punti. Un dato positivo che si riscontra per il ventesimo mese consecutivo. A rompere le uova nel paniere, come si suol dire, lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Era dal luglio del 2021, quando erano stati registrati il picco assoluto di 70 punti, che l’andamento al rialzo non subiva un arresto.
Fronte produttivo
Secondo i dati raccolti, nel mese di marzo la produzione è aumentata, la situazione sul fronte ordini è migliorata e l’ampliamento dell’organico è proseguito, pur con una dinamica meno intensa. Tuttavia a causa delle difficoltà presenti sul fronte dell’approvvigionamento, i tempi di consegna si sono allungati.
Rincaro dell’energia, una vera sfida
Un’altra sfida all’orizzonte, è rappresentata dall’aumento dei costi dell’energia. Al sondaggio, un’azienda su cinque di quelle interpellate riguardante le difficoltà sul fronte produzione nei prossimi sei mesi, ha risposto che i problemi saranno così ingenti da dover attivare il regime di lavoro ridotto.
Settore servizi
Per quanto riguarda il segmento dei servizi, l’indice PMI si è attestato a 61,1 punti nel mese di marzo. In calo del 3,2% rispetto al mese di febbraio, ma in crescita del 5,5% su base annua. Anche in questo settore, la soglia di crescita di 50 punti è stata ampiamente superata da 15 mesi a questa parte. E mostrano una decisa ripresa i consumi interni, un andamento al rialzo grazie alla sospensione delle misure anti-Covid. Gli esperti di Credit Suisse ritengono inoltre incoraggiante il sotto indicatore all’occupazione in risalita per il quarto mese di fila, a ritmi accelerati.
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