L’aumento dei lupi e delle predazioni portano gli allevatori a cercare soluzioni per proteggere il bestiame. I cani da guardia sono da sempre una delle alternative più valide, ma sono davvero efficaci? Lo abbiamo chiesto ad un esperto.
La popolazione dei lupi in Svizzera è notevolmente cresciuta negli ultimi anni. Questo fenomeno è particolarmente evidente nei Grigioni e in Ticino, con numerosi attacchi da parte di questi predatori alle greggi. La problematica sta risultando talmente preoccupante che la Confederazione e i Cantoni stanno cercando di contrastare il fenomeno attraverso nuove misure e ordini di abbattimento per vari esemplari.
In realtà, tra le soluzioni più comuni per proteggere il bestiame c’è anche quella dell’impiego di cani da guardia. Questi animali vengono addestrati per affiancare e proteggere le greggi al pascolo, scoraggiando le predazioni dei lupi. Ma questa pratica è veramente efficace per difendere il bestiame anche nelle nostre regioni, Ticino e Grigioni? Ne abbiamo parlato con Felix Hahn, geografo ed esperto, impegnato da oltre dieci anni nel programma federale di protezione del bestiame, responsabile del servizio nazionale di cani da guardia a Agridea, centro di consulenza agricola dei dipartimenti specialistici cantonali.
Anche lei ha notato una recente crescita nella richiesta di cani da guardia in Ticino e nei Grigioni?
«In Ticino non particolarmente, mentre nei Grigioni decisamente sì. Le continue predazioni dei lupi hanno causato un sensibile aumento nella richiesta di cani da guardia, con la finalità di tutelare meglio le greggi. Questa domanda è particolarmente aumentata negli ultimi 2-3 anni, a causa della rapida crescita della popolazione di lupi in questa regione. La richiesta di cani da guardia non è mai stata così alta prima d’ora in queste zone».
Quanto è valida questa soluzione?
«Il cane da guardia può essere efficace, ma questo dipende da molti fattori. I cani possono proteggere le greggi in modo efficiente, su questo non ci sono dubbi. Già diecimila anni fa così come oggi i cani erano già in grado di difendere il bestiame. Quindi non si tratta di mettere in discussione se siano capaci di farlo o meno, ma di stabilire le condizioni in cui questi animali possono svolgere il loro compito in modo efficace. Molto dipende dalla qualità dei cani, ma l’aspetto più importante da considerare è la concentrazione del gregge. Se questo è distribuito su un’area enorme, con il bestiame sparso in uno spazio troppo esteso, si può anche avere il miglior cane del mondo, ma è difficile che questo possa proteggere il gregge a dovere. Ci sono casi in cui funziona e casi in cui non funziona».
Perciò il tipo di alpe e di territorio sul quale il cane si trova a lavorare è un elemento chiave.
«Questo è un fattore molto importante. L’aspetto principale in questo caso è la compattezza del gregge. Di giorno generalmente ci sono meno pericoli, ma è soprattutto di notte che, se il gregge non è compatto, i cani possono avere problemi nel svolgere il loro lavoro. Un cane può difendere meglio il gregge se le pecore sono distribuite su un’area più piccola possibile. Non è tanto importante la quantità di animali che fanno parte del gregge, quanto che questi siano il più possibile compatti in un determinato spazio. Più è compatto, meglio i cani possono proteggerlo. L’efficacia dei cani quindi dipende in primis dalla morfologia dell’alpeggio. La seconda cosa importante invece, come ho detto prima, è la qualità dei cani».
Secondi alcuni esperti, i cani da guardia non sarebbero una buona soluzione nel Canton Ticino. Qui ci sono alpeggi piccoli, sassosi e non pianeggianti, sui quali pascolano greggi ridotte. Per questa ragione l’adozione del cane da guardia sarebbe una soluzione troppo costosa e poco efficiente. Qual è la sua opinione?
«Come detto in precedenza, la composizione dell’alpe è un aspetto chiave. Il modo in cui sono caratterizzate le greggi in Ticino rende sicuramente più difficile il compito per cui i cani sono addestrati. Il “vago pascolo”, una pratica molto diffusa nella vostra regione, non è molto usuale nel resto della Svizzera. Lasciare pecore e capre pascolare da sole negli alpeggi e nei boschi può essere una pratica con cui i cani non sono sempre abituati a lavorare, e di certo non è il contesto in cui questi possono garantire la massima efficienza. L’adattamento al cambiamento è una difficoltà per i cani stessi. La protezione delle greggi ticinesi tramite i cani da guardia è certamente una sfida non semplice per il settore».
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