Secondo Goldman Sachs l’intelligenza artificiale è in grado potenzialmente di sostituire l’equivalente di 300 milioni di posti di lavoro.
Il primo si chiamava Qiu Hao ed era stato nato ufficialmente nel novembre del 2018 grazie al progetto sviluppato dall’agenzia Xinhua e dal motore di ricerca Sogou, in Cina. Era in assoluto il prototipo del presentatore artificiale di news, partorito insieme al proprio gemello incaricato di leggere le notizie in inglese. All’epoca la cosa aveva destato un’attenzione moderata, percepita come più come l’esasperazione di un modello che difficilmente avrebbe avuto seguito in un futuro prossimo. L’agenzia Xinhua usava già a quell’epoca sistemi per la stesura di testi di news on line, sottoposti poi alla supervisione di un editore umano.
E poi è arrivata Fedha
Con lo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, molte altre realtà editoriali hanno poi dato vita a presentatori virtuali più evoluti di Qiu Hao. Più di recente a far notizia è stata la testata Kuwait news, che ha presentato Fedha, la presentatrice di notizie virtuale utilizzando l’intelligenza artificiale (AI). Bionda, elegante Fedha si presenta al pubblico spiegando di lavorare con l’intelligenza artificiale e chiedendo agli interlocutori quali notizie preferiscono ascoltare.
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La meteo romanda
Anche in casa nostra non mancano esempi interessanti. Dal 3 aprile, le previsioni del tempo sul canale svizzero M Le Média della Svizzera Romanda sono presentate affidate a Jade, l’avatar creato da un programma di intelligenza artificiale.
A colpire è l’estremo realismo di Jade: le sue movenze, il tono della voce, la competenza e l’atteggiamento professionale. A tradire il fatto che Jade non sia reale, forse, sono lo sguardo fisso e le espressioni poco espressive. Come ha spiegato il direttore del canale, Philippe Morax, queste nuove tecnologie possono essere considerate già parte integrante della strategia informativa delle realtà editoriali. L’editore ha precisato anche che "Jade non ruba il posto di un collaboratore umano. Un team di diversi professionisti dei media lavora in background, tra cui un ospite in carne e ossa, in particolare responsabile della meteo". Inoltre, Jade "è il risultato di una solida riflessione, in un momento in cui il mercato del lavoro tende a irrigidirsi, in cui i desideri, le motivazioni e l’impegno dei dipendenti cambiano in base ai valori e alle nuove esigenze della società attuale".
Ci sarà ancora bisogno dell’uomo?
La diffusione di queste figure artificiali pone ora molteplici interrogativi sulle possibili applicazioni nel mondo dell’informazione e in moltissimi altri campi. Soltanto pochi giorni fa la banca Goldman Sachs aveva presentato un rapporto secondo il quale lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è in grado potenzialmente di sostituire l’equivalente di 300 milioni di posti di lavoro. Questa tecnologia potrebbe occupare più di un quarto delle attività lavorative negli Stati Uniti e in Europa, generando allo stesso tempo nuovi posti di lavoro in settori molti diversi da quelli tradizionali.
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