Il mercato di automobili in Svizzera torna in crescita per la prima volta dallo scoppia della guerra in Ucraina a febbraio. Le auto elettriche costituiscono ormai oltre la metà delle immatricolazioni.
Con un aumento del 6,6% su base annua, il mercato automobilistico svizzero ha invertito la sua tendenza a settembre. In Svizzera e Liechtenstein, sono state immesse sulle strade 20.947 nuove autovetture, contro le 19.648 di un anno fa. Si tratta del primo aumento mensile dal febbraio 2022, mese in cui la Russia invase l’Ucraina. Inoltre, la quota di mercato di auto con sistemi alternativi ammonta al 49,4%, un valore che si mantiene piuttosto costante da mesi.
La ripresa del mercato
«La difficile situazione di fornitura di alcuni prodotti dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, come ad esempio i cablaggi, si è stabilizzata, il che ha permesso di poter produrre e consegnare nuovamente un maggior numero di veicoli», spiega il direttore di Auto-Schweiz Andreas Burgener. Tuttavia, la situazione è ancora caratterizzata da una grande incertezza, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità di microchip e altri componenti elettronici. «A questo si aggiungono le sfide logistiche per le consegne di ricambi e veicoli, ad esempio i blocchi a breve termine a causa del Covid in Cina», continua Burgener.
Ciononostante, il mercato automobilistico svizzero è riuscito a ridurre il divario di auto vendute rispetto all’anno precedente dal 13% al 9,7% nel giro di due mesi. Con 162.606 nuove immatricolazioni dopo tre trimestri, sono soltanto 17.467 in meno rispetto alle 180.073 registrate nello stesso periodo dell’anno scorso.
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Le auto alternative vicine al 50%
La distribuzione del mercato dei veicoli, basata sui vari tipi di motore, si è stabilizzata dopo tre trimestri. Dall’inizio dell’anno, i sistemi di propulsione elettrici, ibridi, a gas e a idrogeno hanno rappresentato 80.292 nuove immatricolazioni, pari al 49,4%, ovvero quasi la metà del mercato. Rispetto al 41,8% dell’anno precedente, si tratta comunque di una crescita notevole. I principali guadagni di quota di mercato in questo periodo sono stati realizzati dai sistemi di trazione full e mild hybrid (dal 21,6% al 24,6%) e dai veicoli elettrici puri (dall’11,3% al 16,3%). Al contrario, le ibride plug-in sono solo leggermente in ritardo rispetto all’anno precedente, raggiungendo l’8,4% del mercato (3° trimestre 2021: 8,8%). La crescita della quota alternativa è principalmente a scapito dei motori a benzina (dal 43,8% al 38,4%). Il diesel non perde quasi nessuna quota di mercato rispetto all’anno precedente (dal 14,4% al 12,2%), addirittura guadagnando anel solo settembre (dal 9,9% all’11,5%).
Le modifiche alla legge sull’energia
Nel frattempo, il Parlamento svizzero ha compiuto una decisione a breve termine per garantire la fornitura di elettricità anche ai veicoli a ricarica elettrica. Il consigliere nazionale Albert Rösti, presidente di Auto-Schweiz, giudica positivamente gran parte delle nuove disposizioni di legge, già entrate in vigore il 1° ottobre 2022: «La modifica della legge sull’energia consentirà la rapida costruzione di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni nelle Alpi, in grado di fornire grandi quantità di elettricità anche in inverno». Secondo Rösti, in questo modo si investirebbe nella produzione di energia elettrica domestica rinnovabile e si migliorerebbe ulteriormente la sicurezza dell’approvvigionamento: «Questa è una base importante per l’ulteriore crescita della mobilità elettrica. Sono lieto che il Parlamento sia riuscito a concordare rapidamente misure efficaci in questo ambito».
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