Con un motore elettrico da 12,5 kilowatt, può percorrere 230 chilometri, con punte di velocità che toccano i 90 chilometri orari.
Loro sono Oliver e Merlin Ouboter, i due fratelli svizzeri autori di un progetto di mobilità unico e innovativo. Sono i "genitori" della Microlino, la vettura a due posti il cui quartier generale ha sede a Küsnacht, nel Canton Zurigo.
Cuore elettrico
A guardare la Microlino, viene subito in mente la leggendaria Isetta prodotta da BMW negli anni Cinquanta da un’idea creativa italiana. L’Isetta fu la prima automobile al mondo, prodotta in serie, con un bassissimo consumo di carburante: circa 3 litri per 100 chilometri. Lo studio dei fratelli Ouboter ha ripreso le mosse da qui, dando poi vita ad una nuova versione di questa microcar, che a differenza della sua antenata, è dotata di un propulsore elettrico e quattro ruote, anziché tre.
Le prestazioni
La Microlino elettrica è dotata di un motore da 12,5 kilowatt, in grado di garantire una percorrenza massima di 230 chilometri, con punte di velocità che toccano i 90 chilometri orari. Leggerissima (poco meno di 500 chilogrammi) e dalle dimensioni molto contenute (2,5 metri di lunghezza), questa vettura si rivela perfetta per muoversi e posteggiare in città.
Anima green
Più piccola di un’auto tradizionale, con costi di produzione molto contenuti, Microlino si candida a diventare la regina delle auto ecologiche. Al momento l’azienda svizzera ha nel cassetto 35.000 prenotazioni, con un prezzo unitario di poco inferiore ai 15.000 franchi svizzeri.
La Microlino versione 2.0 aveva debuttato al Salone di Monaco 2021. L’auto è prodotta in Italia a Torino, in uno stabilimento moderno e attento alla sostenibilità, a cominciare dal tetto, coperto da pannelli solari. Alla realizzazione lavorano circa un centinaio di persone che a pieno regime, sono in grado di "sfornare" una Microlino ogni 20 minuti.
Un progetto molto interessante, con il cuore, la creatività e il marketing ben piantati in Svizzera.
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