Schiena ingobbita, artigli da sms e doppie palpebre. L’uomo del futuro fa paura

Matteo Casari

7 Novembre 2022 - 16:47

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Un team di ricercatori e grafici ha realizzato "Mindy", una ricostruzione in 3D delle sembianze di un possibile uomo comune del futuro, pieno di deformità a causa dell’uso spropositato della tecnologia.

Schiena ingobbita, artigli da sms e doppie palpebre. L'uomo del futuro fa paura

Gobbo, con i gomiti bloccati a 90 gradi, dita ricurve e doppie palpebre. Questa è la descrizione di come potrebbe essere un comune uomo del futuro, come rivela un recente modello realizzato a computer. Una ricerca, avverte che l’uso eccessivo della tecnologia potrebbe in qualche modo indirizzare l’evoluzione umana, su una strada che conferirà alle generazioni del futuro un aspetto deforme rispetto al quello dell’uomo di oggi.

L’uso della tecnologia ha un prezzo?

Non c’è dubbio che la tecnologia giochi ormai un ruolo costante nella vita delle persone, fornendo una serie di comfort e abilità quasi irrinunciabili, ma in pochi riflettono sulle conseguenze che queste abitudini stanno provocando al corpo umano. Alcuni ricercatori, nel contesto di uno studio commissionato da TollFreeFowarding, hanno lavorato con un designer 3D per creare immagini dell’uomo del futuro, che tenessero conto di tutti i problemi che l’uso prolungato della tecnologia può causare.
Partendo dal fatto che, nei Paesi occidentali, una persona usa internet per circa sette ore al giorno, il team ha preso in considerazione un’ampia gamma di studi scientifici e opinioni di esperti che hanno esaminato i cambiamenti fisici e mentali derivanti dall’esposizione costante a smartphone, computer portatili e televisione. I risultati sono stati pressoché scioccanti.

Collo sbilanciato e schiena ingobbita

Il progetto ha portato allo sviluppo del modello 3D, chiamato "Mindy", che ritrae una donna che potrà rappresentare lo standard di un essere umano del futuro. I ricercatori prevedono che il lavoro d’ufficio e l’allungamento del collo per guardare gli smartphone porteranno in futuro gli esseri umani ad avere la schiena ingobbita. Attualmente, molte persone regolano costantemente la loro posizione per guardare i loro telefoni o per guardare gli schermi dell’ufficio. Gli studi dimostrano che ciò affatica le parti del corpo che influenzano la postura.
«Passare ore a guardare il telefono affatica il collo e sbilancia la colonna vertebrale. Di conseguenza, i muscoli del collo devono compiere uno sforzo supplementare per sostenere la testa» afferma Caleb Backe, esperto di salute e benessere presso Maple Holistics, in una dichiarazione rilasciata a TollFreeForwarding. «Stare seduti davanti al computer in ufficio per ore e ore significa anche che il busto è tirato in avanti rispetto ai fianchi invece di essere impilato dritto e allineato».

Artigli da sms e gomiti a 90 gradi

Uno dei cambiamenti più evidenti è lo sviluppo “dell’artiglio da sms”, un nuovo termine che descrive come la mano inizi ad assumere permanentemente la forma di un artiglio a causa del fatto di tenere costantemente in mano uno smartphone. Gli esseri umani del futuro potrebbero anche sviluppare un gomito a 90 gradi, sempre a causa dell’uso eccessivo dei telefoni cellulari. Questa condizione lascerebbe il gomito permanentemente piegato ad angolo retto.
«Il modo in cui teniamo il telefono può causare tensioni in alcuni punti di contatto, causando “l’artiglio da sms” e il “gomito a 90 gradi”, noto anche come “sindrome del tunnel cubitale», spiega il dottor Nikola Djordjevic di Med Alert Help. «Questa sindrome è causata dalla pressione o dallo stiramento del nervo ulnare che scorre in un solco sul lato interno del gomito. Ciò provoca intorpidimento all’anulare e al mignolo, dolore all’avambraccio e debolezza alle mani, tenendo il gomito piegato per lungo tempo».

Doppie palpebre

È interessante notare che il modello di Mindy prevede che gli esseri umani potrebbero finire per sviluppare una difesa unica contro l’eccessiva luce blu dei dispositivi digitali: una seconda palpebra. Studi precedenti hanno rilevato che l’esposizione alla luce blu può disturbare i modelli di sonno, causando insonnia e altri problemi di salute. L’eccessivo tempo trascorso sullo schermo può anche provocare mal di testa, affaticamento degli occhi e persino un peggioramento della vista, soprattutto nei bambini.
«Gli esseri umani possono sviluppare una palpebra interna più grande per evitare l’esposizione alla luce eccessiva, oppure il cristallino dell’occhio può essere evolutivamente sviluppato in modo da bloccare la luce blu in arrivo ma non altre luci ad alta lunghezza d’onda come il verde, il giallo o il rosso», spiega Kasun Ratnayake dell’Università di Toledo.

Cervello e umore indifesi

Infine, Mindy rivela che gli esseri umani del futuro soffriranno probabilmente di un grave caso di “collo tecnologico”, in cui i muscoli crescono per limitare i danni dovuti alla cattiva postura. Inoltre, il cranio di Mindy è più spesso per aiutare a proteggere il corpo umano dalle dannose onde a radiofrequenza presumibilmente provenienti dagli smartphone.
Gli studi dimostrano che uno stile di vita sedentario può ridurre la capacità del cervello umano. Per questo motivo, Mindy ha anche un cervello più piccolo rispetto agli esseri umani di oggi. Inoltre, secondo i ricercatori, tutti questi fattori possono rendere gli uomini del futuro più vulnerabili a minacce per la salute mentale come l’ansia e la depressione.
«La tecnologia ci dà molto. Comodità, connettività, intrattenimento e molto altro ancora, ma c’è un compromesso. La sovraesposizione alla tecnologia può talvolta andare a scapito della nostra salute e Mindy è la nostra rappresentazione visiva di un crescente numero di ricerche scientifiche», afferma Jason O’Brien, direttore operativo di TollFreeForwarding. «Sebbene i vantaggi della tecnologia per gli individui e le aziende siano troppo grandi per essere ignorati, vale la pena limitare il proprio utilizzo per assicurarsi che la salute non venga danneggiata a lungo termine».

Crediti foto: TollFreeForwarding.com

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