Stando ai dati diffusi da Galaxus, in Svizzera si stanno vendendo meno televisori e magliette. In aumento, invece, sono gli acquisti di figurine Panini.
Raramente un evento sportivo è stato così polarizzante come la Coppa del Mondo in Qatar, che avrà inizio il 20 novembre 2022. Un appuntamento che rispetto alla tradizione, si svolge per la prima durante la stagione invernale. Ma come sta influendo questa novità sulle abitudini dei consumatori?
L’analisi
Se lo è chiesto Galaxus, il più grande shop online della Svizzera, scoprendo alcune novità molto interessanti.
Ad esempio, gli analisti del marketplace hanno rilevato che pochissimi clienti stanno facendo acquisti per allestire un home cinema per la Coppa del Mondo, così come si stanno vendendo pochissime maglie. Tutt’altra storia invece, per le figurine Panini.
Un Mondiale diverso
Qatar 2022 è diverso dai Mondiali precedenti. La Coppa del Mondo nell’emirato ha già sollevato critiche e titoli negativi sulla stampa internazionale ancora prima del calcio di inizio, e i motivi sono noti a tutti.
Stephan Kurmann di Galaxus, ha voluto approfondire quale fosse l’interesse manifestato dai clienti della piattaforma online, rispetto all’evento unico nel suo genere per le modalità con cui viene proposto al pubblico.
Kurmann ha messo a confronto gli acquisti dei consumatori in due momenti diversi: maggio 2018 e ottobre 2022, cioè poco prima dell’inizio della Coppa del Mondo – 2018 in Russia, e nel 2022 in Qatar. Ecco che cosa ha scoperto.
Effetto risparmio energetico
Da sempre la Coppa del Mondo è l’occasione perfetta per cambiare il vecchio televisore con un nuovo modello, oppure per acquistare un proiettore e uno schermo per portare l’esperienza visiva a un livello superiore.
Nel maggio 2018, poco prima dei Mondiali di calcio in Russia, Digitec Galaxus ha venduto il 27% in più di TV, il 41% in più di proiettori e il 69% in più di schermi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Nell’ottobre 2022, poco prima dei Mondiali di calcio in Qatar, la crescita delle vendite è significativamente inferiore rispetto all’ottobre 2021.
I motivi? Inflazione e crisi energetica non sono del tutto da escludere. Un’altra ragione per i dati di vendita relativamente bassi è probabilmente la scarsa presenza di pubblico. I grandi sponsor si sono tenuti alla larga dall’evento in Qatar poiché valutano troppo alto il rischio di danneggiare la loro immagine.
Fattore clima
Alla vigilia dell’inizio dei Mondiali, il desiderio dei consumatori di giocare a calcio in giardino o organizzare un torneo di quartiere si presenta decisamente più moderata. Palloni, parastinchi, porte e guanti da portiere erano molto più richiesti prima della Coppa del Mondo del 2018. Obiezione giustificata: quest’anno la Coppa del Mondo si svolge in inverno, una stagione poco adatta per tirare calci al pallone all’aperto.
E le maglie?
Le maglie da calcio sono sempre un buon barometro dell’umore dei tifosi. Bene, nemmeno qui, la situazione è migliore. A ottobre la domanda non è stata folle: il 6% in meno rispetto all’ottobre 2021. Nel maggio 2018, poco prima dei Mondiali di calcio in Russia, abbiamo registrato un aumento delle vendite di maglie del 168% rispetto all’anno precedente.
La parola magica è Panini
Se prendiamo in considerazione le vendite delle figurine, la situazione è totalmente diversa. In vista dei Mondiali di calcio in Qatar, i collezionisti non hanno perso tempo. Le figurine sono finite nel carrello tre volte più spesso che durante i Mondiali di calcio in Russia.
Un anticipo che secondo Stephan Kurmann promette molto bene, in attesa di vedere come si svilupperà l’umore calcistico della nazione nelle prossime settimane.
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