Nel 2021, l’economia svizzera contava circa 626 000 imprese e poco più di 5,4 milioni di impieghi.
Superata la contrazione storica del numero di imprese e di impieghi del 2020, l’economia svizzera torna a respirare aria di crescita. L’Ufficio federale di statistica ha comunicato che nel 2021 è stato registrato un aumento di circa 9400 unità e 128 000 posti di lavoro, pari rispettivamente all’1,5% e al 2,4% rispetto al 2020. E’ la più vasta espansione dell’occupazione da quando questa statistica è disponibile (dati a partire dal 2011).
Il brutto colpo del Covid
Il 2020 e il 2021 sono stati caratterizzati dalle ripercussioni della pandemia di COVID-19 sull’economia svizzera e sul relativo mercato del lavoro. Molte imprese hanno fatto ricorso alle misure di sostegno previste dalle autorità per mantenere i rapporti di lavoro.
Crescita del lavoro
Il 2021 è un anno record in termini di variazione del numero di impieghi (+2,4%). Questo compensa ampiamente il calo storico del 2020, che è stato pesantemente influenzato dalla pandemia di COVID-19. L’espansione degli impieghi nel 2021 è superiore alla contrazione registrata l’anno precedente in tutti i settori economici. Persino il settore primario, dove continua la flessione del numero di imprese (-0,8%), ha guadagnato impieghi (1440 impieghi; +0,9%). Nel settore secondario, l’aumento del numero di imprese (+587; +0,6%) e del numero di impieghi (+13 183; +1,2%) è relativamente alto. Tuttavia, è il settore terziario a registrare la crescita maggiore sia in termini di impieghi (113 782; +2,8%) sia di imprese (9267; +2%).
Occupazione e assistenza
Alcune attività economiche, in particolare quelle fortemente dipendenti dal turismo internazionale, hanno continuato a segnare una flessione dell’impiego nel 2021. I rami più colpiti da questa tendenza sono il «trasporto aereo», con un calo di 1287 impieghi (-9,7%), e le «attività delle agenzie di viaggio» (-652 impieghi; -4,5%). In totale, nel 2020 e 2021, i due anni di crisi sanitaria, questi due rami hanno perso un quinto (21,5%) degli effettivi. In misura minore, altri rami sono stati interessati da un calo degli impieghi nel 2021. È stato così per il ramo delle «telecomunicazioni» (-608; -2,3%).
I maggiori incrementi in termini assoluti si sono registrati per le «attività di ricerca, selezione, fornitura di personale» e per le «attività dei servizi sanitari», con rispettivamente 21 731 e 11 776 impieghi in più. Nel complesso, questi due rami generano oltre un quarto dell’aumento degli impieghi della piazza economica svizzera.
Dove è cresciuto di più il lavoro
Nel 2021, le imprese esercitavano le proprie attività in quasi 704 000 stabilimenti (+1,3%) distribuiti in tutta la Svizzera. Il numero di stabilimenti e di impieghi è aumentato in tutte le Grandi Regioni. Ad eccezione del Ticino, le Grandi Regioni hanno registrato la più forte crescita dell’occupazione.
L’aumento più marcato si è registrato nella regione del Lemano (+3,5% per gli impieghi e +2,6% per gli stabilimenti). Con quasi 1,04 milioni di impieghi, la regione del Lemano si avvicina quindi sempre più ai due maggiori bacini occupazionali della Svizzera: l’Espace Mittelland e la Grande Regione di Zurigo.
A livello cantonale, il numero di stabilimenti è in aumento ovunque, tranne che nei Cantoni di Berna e Appenzello Esterno. Zugo è il Cantone con il maggior incremento in termini di stabilimenti (+3,2%) e di impieghi (+4,4%). Al contrario, Appenzello Esterno presenta la crescita occupazionale più bassa (+0,5%) nel 2021. Insieme a Nidvaldo, è il Cantone in cui il numero di posti di lavoro nel 2021 era inferiore rispetto a prima della pandemia.
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