Concluso lo scorporo da Novartis, Sandoz si quota in Borsa ed entra negli indici della Borsa.
“Oggi segna l’alba di una nuova era per Sandoz come azienda indipendente, ma il nostro Scopo è rimasto invariato: un accesso pionieristico per i pazienti. È ciò che sappiamo fare meglio, abbiamo sempre fatto meglio e faremo sempre meglio: rendere disponibili farmaci di qualità a più persone, in più posti, in più modi nuovi”. Così il presidente del consiglio di amministrazione di Sandoz, Gilbert Ghostine spiega l’emissione dei titoli sul mercato come società indipendente al 100% nella cerimonia di apertura del 4 ottobre. L’evento si è svolto a Basilea per la quotazione delle azioni alla SIX Swiss Exchange.
Quotazione e storia di Sandoz
Sandoz ha numerosi precedenti di successo nella storia della farmacia e non solo svizzera. Infatti, la società è attiva dal 1886 ed è stata pioniera con medicinali come il Calcium nel 1929 e la penicillina orale nel 1951. Infine, questa realtà è stata la prima a creare un farmaco biosimilare nel 2006.
Un biosimilare è un farmaco simile a un medicinale biologico di riferimento. Questo “essere simili” deve essere confermato da studi scientifici interni e da controlli esterni prima della commercializzazione. Infatti, di recente è stato approvato dall’UE un farmaco biosimilare contro la sclerosi multipla realizzato proprio da questa azienda.
Anche le prospettive di mercato sono ottime. La società può contare su un ruolo di primo piano nei farmaci generici e biosimilari: richiesti dall’80% del mercato, incidono solo per il 25% sulle spese sanitarie.
Poi ci sono i dati finanziari: la società indipendente ora può vantare una storia sostenibile, un’ottima leadership, fondamentali di mercato buoni e fattori di crescita per chi intendesse investire in queste azioni elvetiche previa valutazione personale.
Il commento del CEO
“Come società indipendente, Sandoz sarà pienamente in grado di realizzare la sua strategia orientata allo scopo, che mira a una leadership sostenibile nel settore dei generici e dei biosimilari, in crescita e in condizioni critiche - ha spiegato il CEO Richard Saynor -. Già oggi siamo pionieri nell’accesso ai pazienti, plasmando l’ambiente sanitario globale. Rafforziamo i sistemi sanitari in tutto il mondo, realizzando risparmi annuali per oltre 17 miliardi di dollari solo in Europa e negli Stati Uniti, e raggiungiamo circa 500 milioni di pazienti all’anno in oltre 100 Paesi. Così facendo, generiamo un impatto sociale complessivo stimato in 180 miliardi di dollari all’anno. E intendiamo avere un impatto ancora maggiore in futuro”.
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