Uguaglianza di genere: la Svizzera va meglio dell’Europa

Mario Morandi

24/11/2021

24/11/2021 - 10:38

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In Svizzera la quota rosa del Consiglio nazionale è il 42%: numeri superiori alla media europea.

Uguaglianza di genere: la Svizzera va meglio dell'Europa

Le donne nelle istituzioni svizzere sono di più rispetto alle colleghe dei Paesi UE. Anche se non ancora equamente distribuita, nel confronto europeo, la quota di donne al Consiglio nazionale svizzero corrisponde a una proporzione piuttosto elevata.

Uguaglianza di genere, cos’è

L’uguaglianza di genere, nota anche come parità tra i sessi, parità di genere o uguaglianza sessuale, è una condizione nella quale le persone ricevono pari trattamenti, con la medesima possibilità di accesso a risorse o opportunità, indipendentemente dal loro genere.

L’affermazione della parità dei sessi è stata per la prima volta proclamata nella Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite approvata il 10 dicembre 1948. Obiettivo, creare uguaglianza nel diritto e nelle situazioni sociali (ad esempio nelle attività democratiche e nel mondo del lavoro).

I modelli di Spagna e Paesi scandinavi

Spagna, Norvegia, Finlandia, Svezia e Islanda hanno una maggiore rappresentanza di donne in parlamento, con quote che si attestano tra il 43% e il 48%. Negli alti Paesi UE e AESL le donne in parlamento sono presenti in numero minore. La media europea è ferma a meno di un terzo.

Più donne nel Parlamento svizzero

Con le ultime elezioni (2019) il numero delle donne nel Consiglio nazionale è aumentato del 10%, passando
dal 32% del 2015 al 42%. Anche nei Paesi UE e AESL che hanno avuto elezioni nel corso del 2021, il numero delle donne è aumentato.
In Islanda l’incremento è stato del 10%, attestandosi al 48%, in Norvegia di 4 punti percentuali, attestandosi al 45%, nei Paesi Bassi di 6 punti percentuali, raggiungendo il 39%, e ancora in Germania di 4 punti percentuali, attestandosi al 35% e di 16 punti percentuali in Liechtenstein, con un aumento del numero da 3 a 7 donne, in un parlamento di 25 membri.

I Paesi meno virtuosi

Bulgaria e Cipro sono in controtendenza: nelle elezioni di quest’anno, il numero delle donne in parlamento è diminuito in Bulgaria (camera con 240 membri) passando da 64 a 59 unità e a Cipro (camera con 56 membri), passando da 11 a 8 unità.

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