Rispetto al 2021 il fornitore svizzero di servizi postali ha visto ridimensionate le proprie cifre, a causa del difficile contesto economico dell’anno passato.
La Posta valuta il suo anno finanziario appena concluso come «solido in un contesto impegnativo». Tuttavia, l’utile del gruppo è sceso a 295 milioni di franchi svizzeri, 162 milioni in meno rispetto allo stesso risultato dell’anno precedente. L’azienda giustifica il rallentamento della sua crescita a causa dei difficili scenari macroeconomici e politici che si sono verificati l’anno scorso.
Utile del gruppo ed EBIT in netto calo
Nel 2022 il risultato d’esercizio (EBIT) della Posta ha toccato i 358 milioni di franchi, arretrando di 157 milioni rispetto al 2021. L’utile del gruppo si è attestato, invece, a 295 milioni di franchi, ossia 162 milioni in meno dell’anno precedente.
Nell’anno in esame sono entrati in gioco numerosi fattori imprevisti, primo fra tutti il conflitto in Ucraina, che hanno condizionato fortemente l’andamento della compagnia. I costi extra legati ai tassi d’inflazione senza precedenti, i minori ricavi imputabili alla svolta nella politica dei tassi e le flessioni dei volumi di lettere e pacchi hanno pesato sul risultato del gruppo.
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Superato un anno impegnativo
Contestualmente, però, anche nel 2022 è stato possibile generare un free cash flow positivo, che ha aumentato la liquidità dell’azienda ed è confluito nel bilancio rendendolo ancor più solido di quello del periodo pre-pandemia.
Alla luce di queste premesse, il direttore generale della Posta Roberto Cirillo commenta con soddisfazione il risultato raggiunto: «La Posta ha saputo superare bene un anno molto impegnativo. Nell’esercizio da poco concluso la grande volatilità che caratterizza la situazione globale ed economica ha messo a dura prova il nostro personale su tutti i fronti: nelle filiali, nei centri pacchi e lettere, nel recapito, nel servizio di trasporto passeggeri e, non da ultimo, nella gestione aziendale. Siamo soddisfatti di poter contare su un bilancio così solido e su una strategia in grado di assicurare stabilità all’azienda sul lungo periodo».
L’ostacolo dei tassi d’interesse per PostFinance
PostFinance ha realizzato un risultato d’esercizio di 229 milioni di franchi, ossia 43 milioni in meno rispetto all’anno precedente, principalmente a causa della flessione di 45 milioni di franchi del risultato da operazioni su interessi.
Il venir meno degli interessi negativi ha avuto, infatti, un impatto nettamente superiore a quello dei ricavi più elevati delle immobilizzazioni finanziarie, avvertibile solo nel tempo. Nel 2022 l’istituto è riuscito, tuttavia, a rafforzare la sua posizione di banca d’investimento, superando per la prima volta la soglia del miliardo di franchi nel volume dell’e-gestione patrimoniale.
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