L’iniziativa si ripete ogni due anni per combattere la differenza salariale tra uomini e donne e per capire cosa fare per scongiurare il fenomeno. La differenza è a oggi inferiore a quella di tolleranza del 5% disposta dal Governo federale.
La Posta Svizzera pubblica i dati 2023 sulle differenze salariali nei vari comparti e si dimostra sotto la soglia di tolleranza del 5% imposta dal Governo federale. L’ente organizza questa rilevazione interna ogni 2 anni per capire cosa causa eventualmente disparità tra i dipendenti e come intervenire.
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Differenza salariale alla Posta, lo stato dell’arte
La Posta ha ridotto la differenza salariale riducendola allo 0,3% nei servizi logistici Posta CH SA e nel trasporto AutoPostale SA: il 50% dei dipendenti ha raggiunto la parità salariale, anche se c’è ancora da lavorare.
I dati più alti - ma sotto la soglia di legge - sono il 3,5% di differenza presso le funzioni centrali de La Posta Svizzera SA con il 3,5% e la società Post Immobilien management und Services AG, che arriva al 3,3% e non avrebbe raggiunto la soglia di tolleranza nel 2020. Infine, c’è il dato di PostFinance, che arriva al 3,1%.
La Posta e gli strumenti di controllo
La parità salariale è una problematica che non viene sottovalutata dall’ente svizzero, anzi. Se ci sono differenze salariali o casi evidenti, si può segnalare il problema in via anonima al servizio PostCourage. Negli annunci di lavoro c’è trasparenza sugli stipendi in base alla fascia salariale e l’ente effettua due serie di controlli ogni biennio.
Il primo è interno e si basa su Logib, software utilizzato per le strutture pubbliche della Confederazione. Il secondo è di una società esterna, la Mazars, che conferma i dati o segnala anomalie dove presenti. I dati fino ad aprile 2023 sono stati poi pubblicati dall’ente nell’ottica della trasparenza. La prossima rilevazione sarà resa nota nel 2025.
“Personalmente sono molto soddisfatta dei risultati. Ma non siamo ancora soddisfatti di questo: vogliamo continuare a migliorare in futuro e, se possibile, eliminare le restanti differenze salariali inspiegabili", afferma Valérie Schelker, responsabile delle risorse umane della Posta.
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