La Posta, pesante calo degli utili nel primo trimestre: quattro i fattori chiave

Redazione

16 Maggio 2023 - 14:28

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Calo della fiducia dei consumatori, inflazione elevata ed effetti negativi della svolta nella politica dei tassi.

La Posta, pesante calo degli utili nel primo trimestre: quattro i fattori chiave

La Posta ha registrato una performance finanziaria inferiore nel primo trimestre del 2023 rispetto all’anno precedente. A fine marzo, l’EBIT del gruppo si è attestato a 70 milioni di franchi, con una perdita di circa 75 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tra le motivazioni spicca la diminuzione delle spedizioni di pacchi e lettere, gli effetti temporanei negativi derivanti dai cambiamenti nella politica dei tassi d’interesse e l’incessante inflazione.
A controbilanciare le performance negative spicca l’inaugurazione di un nuovo centro regionale per i pacchi, l’introduzione di una distribuzione a impatto climatico zero nelle città di Zurigo e Berna e progressi significativi nella comunicazione digitale sicura, in particolare per quanto riguarda il voto elettronico e la comunicazione con le autorità.

Il peso dell’inflazione

Nel primo trimestre 2023 il risultato della Posta ha risentito della tensione e volatilità della situazione geopolitica ed economica e, come previsto, è stato nettamente inferiore a quello particolarmente brillante dello stesso periodo dell’anno precedente. Da gennaio a marzo di quest’anno la Posta ha totalizzato, infatti, un risultato del gruppo (EBIT) di 70 milioni di franchi, vale a dire 75 milioni in meno del 2022, a fronte di una lieve crescita dei ricavi d’esercizio, che si sono attestati a 1769 milioni di franchi. Fermandosi a 41 milioni di franchi, anche l’utile del gruppo è calato drasticamente rispetto ai 160 milioni dell’anno precedente. In questo contesto occorre tuttavia considerare che la vendita della società affiliata Swiss Post Solutions (SPS) effettuata nel primo trimestre del 2022 aveva avuto un impatto considerevole sulle entrate della Posta.

I quattro fattori chiave

La flessione del risultato trimestrale è imputabile principalmente a quattro fattori, primo fra tutti il costante calo della fiducia dei consumatori, che si attesta nettamente al di sotto del valore medio a lungo termine. Gli acquisti online diminuiscono, il che spiega la perdita di 3,6 punti percentuali registrata dai volumi dei pacchi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In secondo luogo, la tendenza alla digitalizzazione ha causato un’ulteriore contrazione del numero di lettere spedite (–4,4% rispetto al primo trimestre 2022) e una significativa diminuzione dei versamenti allo sportello (–19% rispetto al periodo di riferimento dell’anno precedente). Ai due fattori succitati, si aggiunge l’impatto negativo che l’impennata dei prezzi ha avuto anche sulla Posta. Oltre a sostenere costi notevolmente maggiori per l’acquisto di carburante, energia e materiali, l’azienda deve adeguare i salari all’inflazione, per tener fede al proprio impegno di datore di lavoro socialmente responsabile. Infine, nel confronto diretto con il trimestre dell’anno precedente, la svolta nella politica dei tassi d’interesse ha influenzato negativamente l’andamento degli affari di PostFinance. Nel primo trimestre 2022, infatti, l’istituto finanziario conseguiva ancora ricavi dalle commissioni sull’avere disponibile e dal mercato monetario interbancario. In seguito al ritorno a tassi di interesse positivi le commissioni sull’avere disponibile sono state interamente revocate. Di conseguenza nel primo trimestre il risultato d’esercizio di PostFinance ha perso 35 milioni di franchi rispetto all’anno precedente, attestandosi a 53 milioni. Per contro, sono stati totalizzati nuovi ricavi grazie alla remunerazione degli averi detenuti presso la Banca nazionale e ai rendimenti più elevati sugli investimenti finanziari nelle operazioni su interessi. A medio termine PostFinance prevede un aumento dei proventi da interessi sulle immobilizzazioni finanziarie a seguito della svolta dei tassi, che farà tuttavia sentire il suo effetto positivo sul risultato della Posta solo con un certo ritardo. Cavalcando la decisa ripresa post-pandemia del settore dei trasporti pubblici, nel primo trimestre Auto-Postale ha trasportato quasi 45 milioni di passeggeri, stabilendo un vero e proprio record per il periodo in esame. Ne è conseguita una crescita di 8 milioni di franchi dei ricavi d’esercizio per Servizi di mobilità, a fronte di un aumento dei costi operativi causato dall’inflazione.

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