L’idea è di offrire alle banche affiliate servizi per gli asset digitali tramite la piattaforma partner. Una collaborazione inevitabile per stare al passo con i tempi.
L’avevano detto in tempi già non sospetti, dichiarato e ribadito nel prosieguo: gli analisti del mondo finanziario non hanno mai smesso di ammonire le banche, da qualche mese a questa parte, sulla necessità di aprirsi alla blockchain e alle criptovalute, pena un declino più o meno lento. E lo stesso caso Credit Suisse, istituto salvato in extremis da Ubs, è stato interpretato come esito parziale di una convivenza ancora difficile con un futuro digitale cui adeguarsi in fretta. I principali nomi stanno prendendo le giuste msure; non poteva dunque restare fuori dal giro PostFinance, che ha deciso di avviare una collaborazione con Sygnum, banca crittografica elvetica, per offrire criptovalute ai propri clienti.
Acquisto, custodia, vendita di criptovalute
In quale modo? L’idea è quella di utilizzare la piattaforma Sygnum per dare alle banche partner dei servizi bancari per gli asset digitali. Acquisto, custodia, vendita di criptovalute, Bitcoin ed Ethereum in primis: queste le opportunità che saranno garantite grazie alla partnership, che mira a coprire tutte le principali necessità riguardanti il mondo cripto.
Merkt: «Ce lo chiedono i clienti»
Più che una libera scelta, una scelta obbligata per PostFinance, che si è inevitabilmente resa conto di una domanda alla quale ha voluto rispondere al più presto e in maniera puntuale. Secondo l’affiliata della Posta, infatti, la richiesta di servizi di investimento digitali è, detta con un eufemismo, molto «forte». Non restava dunque che adeguarsi: «Il tema degli asset digitali è diventato parte integrante del mondo finanziario», ha spiegato in un comunicato Philipp Merkt, responsabile PostFinance Investimenti. Convinto che i clienti di PostFinance «vogliono accedere a questo mercato».
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