Aperte le candidature al prestigioso riconoscimento, assegnato dal 1920 al miglior ricercatore scientifico svizzero: uno su dieci ha poi ricevuto anche la nomina dell’Accademia di Svezia. In palio 250mila franchi
Uno su dieci ha poi vinto anche il Nobel: segno che il rinomato premio Benoist, assegnato ogni anno a partire dal 1920 a un cittadino elvetico che si sia saputo distinguere nella ricerca, non è semplicemente una bella somma di denaro. E’ soprattutto un eccellente trampolino di lancio nel mondo scientifico.
La prima scadenza: 15 marzo
Nome più recente quello dell’astrofisico Michel Mayor, Nobel nel 2019: professore all’Università di Ginevra, era stato insignito del Benoist ventun anni prima, nel 1998. Altri dieci hanno avuto la sua stessa sorte, guadagnandosi prima il riconoscimento dell’omonima fondazione elvetica, poi quello dell’Accademia di Svezia. Si faccia presto avanti, dunque, chi ritenga di poterselo meritare nel 2022: c’è tempo fino al 15 marzo per presentare la propria candidatura e provare a raccogliere la stima collettiva, oltre che un importo di 250mila franchi.
Scienze naturali sotto la lente
Se nel 2021 ci si era concentrati sul settore delle scienze umane e sociali, il 2022 sarà dedicato alle scienze naturali. Eccellenza qualitativa, originalità della ricerca, innovazione e attualità dei temi verranno presi in considerazione per scegliere, fra studiosi e scienziati più rinomati, l’uomo - o la donna - dell’anno.
L’auspicio del presidente Guy Parmelin
"Anche la ricerca deve contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’Onu e in tal senso le scienze naturali svolgono un ruolo importante - ha dichiarato Guy Parmelin, consigliere federale e presidente della fondazione Marcel Benoist - Spero vivamente che le candidature di buon livello siano numerose. In Svizzera disponiamo di scienziati di spicco che meritano di ricevere questo premio".
Premiazione in autunno a Berna
La cerimonia si svolgerà il prossimo 3 novembre a Berna, unitamente a quella di assegnazione di un altro celebre premio scientifico, il Latsis. I vincitori saranno però presentati al pubblico già a settembre, dopo sei mesi di attenta valutazione del loro operato da parte del Fondo nazionale svizzero, deputato a proporre al consiglio il ricercatore a proprio parere più idoneo.
Residenza in Svizzera, lavoro al 50%
Le possibilità di una candidatura, già aperte all’indirizzo https://marcel-benoist.ch/it/nomination-2022, riguardano anche rappresentanti di scuole universitarie, strutture di ricerca e istituzioni di diritto pubblico o privato, purché i papabili risiedano in Svizzera e lavorino almeno al 50 per cento in un istituto elvetico. Le attività da prendere in esame dovranno essere state svolte in prevalenza nella Confederazione.
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