Le associazioni locali si rivolgono al governo chiedendo aiuti immediati: secondo i sondaggi, due locali su tre sono prossimi alla chiusura. «Salvate la nostra cultura».
E se i pub scomparissero per sempre, da un giorno con l’altro, senza grosso preavviso? Niente più birra in compagnia, niente più cene di Natale in mezzo alla gente, come gli inglesi sono soliti fare per tradizione? La possibilità che questo accada, e presto, è tutt’altro che peregrina. E la causa va cercata, per l’ennesima volta, nella crisi energetica, che potrebbe portare alla chiusura il 70% dei locali.
«Aiuto, siamo a rischio estinzione»
A dirlo è un sondaggio della rivista di settore "The Morning Advertiser", secondo cui l’incremento dei prezzi di elettricità e gas non sarebbe sostenibile per oltre due pub su tre. La maggioranza di proprietari e gestori intervistati lo hanno dichiarato senza mezze misure e lo studio parla già di «estinzione». Analoghe preoccupazioni giungono dalla British Beer e Pub Association, che oggi hanno scritto una lettera per esortare il governo a salvare non tanto gli esercizi commerciali, quanto la cultura di cui sono portatori. Affinché non muoia assiema ai locali, alle prese con costi quattro volte maggiori rispetto ali standard.
Numeri in declino: meno di 40mila pub
«Senza un intervento rapido e sostanziale del governo, un numero enorme di pub dovrà chiudere i battenti per sempre», scrivono nell’appello, sottoscritto anche dagli amministratori delegati di solide catene di pub e birrifici. Il numero dei pub è in continuo declino e raggiunge di settimana in settimana nuovi minimi storici. Oggi sono sotto la soglia dei 40mila fra Inghilterra e Galles.
La richiesta: un tetto massimo ai prezzi
Ma a essere a rischio è l’intera filiera. Di recente è stata annunciata la chiusura di un’azienda produttrice di anidride carbonica, necessaria alla realizzazione della birra. Per questo motivo, si chiede di imporre un tetto massimo ai prezzi dell’energia, almeno per le aziende più modeste. Alle prese con la crisi politica e la successione di Boris Johnson, la Gran Bretagna potrebbe non essere in grado di rispondere adeguatamente alle richieste degli imprenditori.
Sopravvissuti al Covid, ma alla guerra?
E sarebbe un guaio serio. «Senza il sostegno immediato del governo all’industria, siamo di fronte alla prospettiva che molti pub non siano in grado di pagare i conti, i posti di lavoro vengano persi e molti locali chiudono in tutto il paese - ha dichiarato Nick Mackenzie, a capo di Greene King - Ciò significherebbe che tutti gli sforzi per mantenere a galla i pub durante la pandemia sarebbero stati vani».
La gente esce (e spende) sempre meno
Anche perché pure le entrate sono in ribasso netto: la spesa dei consumatori, analogamente in difficoltà nelle rispettive economie domestiche, è molto meno importante di un tempo e la birra è ormai diventata una faccenda quasi privata, da trangugiare da una lattina sdraiati sul divano di casa, al prezzo più contenuto del supermercato. Il settore chiede perciò anche una riduzione delle aliquote Iva e delle tasse.
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