Uno dei cibi esteri più amati sta subendo duri colpi dall’inflazione. Alcune tra le maggiori catene di sushi hanno confermato l’aumento dei prezzi ai consumatori, in seguito al rincaro dei costi del pesce.
Il rincaro dei prezzi sta colpendo sempre di più ogni aspetto della vita quotidiana. La popolazione è ormai praticamente abituata a vedere crescere il costo di beni di consumo e servizi, e ogni giorno è costretta a dover fronteggiare l’aumento del prezzo di ciò che intende acquistare. Un ennesimo esempio di quanto l’attuale crisi si rifletta in molti ambiti è quello del sushi. Sono già molti ormai i ristoranti, le catene e i fornitori di questo settore che sono stati costretti a ritoccare i prezzi dei propri menu.
Aumento del costo del pesce
Le conseguenze ovviamente sono visibili ai consumatori, che vedono tristemente crescere il costo della sfiziosa cucina giapponese, che aveva conquistato i palati di molti. Dopo i rincari record di alimenti come l’olio, il riso e la farina, oggi anche l’aumento del costo del pesce si è fatto consistente, ed è stato proprio questo il fattore principale che sta portando gli amanti dei sushi a dover pagare di più per permettersi questo cibo.
La terra d’origine del sushi, il Giappone, è stato per altro uno dei Paesi più colpiti dalle strette del lockdown pandemico in estremo oriente, in genere più restrittive rispetto a quelle degli stati occidentali. Inoltre, il Paese del sol levante è stato caratterizzato da una forte limitazione del turismo internazionale, con lunghe chiusure delle frontiere, aspetto che ha gravato collateralmente su tutti le industrie del Giappone.
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In crisi le catene di sushi giapponesi
Il campanello d’allarme è arrivato da alcune delle più grandi catene di sushi. Kura Sushi, originaria di Osaka, ha recentemente annunciato che è stata costretta ad allinearsi ai provvedimenti già ampiamente presi dal settore, aumentando i prezzi dei propri menù del 5% per i tipi di pesce meno costoso. L’ultima volta che la storica catena ha dovuta affrontare misure simili è stato nel lontano 1977. Il presidente Kunihiko Tanaka ha affermato con rammarico che queste decisioni sono state più che obbligate, dato che senza l’aumento dei prezzi non sarebbe possibile per i ristoranti sopravvivere a lungo. Recentemente la compagnia aveva già largamente agito in altri modi per fronteggiare l’inflazione, con cospicue riduzioni del personale tra gli altri.
Kura Sushi non è stata l’unica società ad aver testimoniato direttamente la crisi del settore. Un’altra catena tra le più conosciute del Giappone, Sushiro, ha già comunicato che dal prossimo ottobre i prezzi dei ristoranti vedranno un aumento del 10%.
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