Roche ha visto un calo nel fatturato e nelle vendite nelle divisioni principali. La causa è la calante richiesta dei farmaci legati alla cura del COVID-19.
Roche ha pubblicato il bilancio del terzo trimestre del 2022. Il colosso farmaceutico ha visto le proprie cifre ridimensionate, in particolare a causa del ritorno alla normalità del settore, dopo i valori gonfiati nei mesi passati a causa della pandemia.
Fatturato in calo
In questo terzo trimestre appena trascorso, il fatturato di Roche è sceso a 14,74 miliardi di franchi, ovvero il 7,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021.
Il comparto diagnostica è stato quello che ha subito la maggior contrazione, scendendo a CHF 3,9 miliardi (-8,5%).
Nonostante molte voci in discesa, il giro d’affari di Roche si conferma solido, crescendo del 2% per un totale di CHF 47,04 miliardi.
L’effetto di fine pandemia
Nei mesi scorsi infatti le cifre economiche delle aziende farmaceutiche sono state spesso gonfiate dalla pandemia. I vari ribassi del bilancio di Roche vanno quindi considerati in questo contesto di “normalizzazione" del settore, nel quale l’industria farmaceutica sta gradualmente vedendo ridimensionati i propri bilanci.
Leggendo i valori pubblicati dall’azienda farmaceutica, sono molte le voci in calo giustificate con la riduzione delle vendite legate ai farmaci usati nella lotta contro il COVID-19. In particolare il settore delle vendite del settore farmaceutico e del settore diagnostico hanno subito contrazioni i questo senso.
Severin Schwan, CEO dell’azienda (nella foto), ha confermato questa tendenza: «Le vendite del Gruppo sono cresciute del 2%, nonostante il previsto forte calo dei prodotti legati a COVID-19 in entrambe le divisioni nel terzo trimestre».
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Le previsioni per il futuro
Roche ha condiviso infine alcuni risultati salienti raggiunti in questo trimestre. In particolare, il colosso farmaceutico ha ottenuto le approvazioni in Europa del farmaco Vabysmo, utilizzato nella cura degli occhi, oltre che quella negli Stati Uniti per il farmaco Xofluza, volto a curare l’influenza nei bambini. Inoltre, come dichiarato da Schwan, «La domanda dei nostri nuovi farmaci per la sclerosi multipla, l’emofilia, l’atrofia muscolare spinale e il cancro rimane elevata».
Dati alla mano, Roche conferma le previsioni per il resto dei prossimi mesi. Nel peggiore dei casi, il giro d’affari si confermerà su questi valori, con le prospettive più ottimiste che indicano una crescita del 5%. «Allo stesso modo, l’attività di base della nostra Divisione Diagnostica ha continuato a crescere fortemente. Sulla base della nostra attuale valutazione, confermiamo le previsioni per l’intero anno» il CEO dell’azienda.
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