Con questo intervento Axpo Holding SA, potrà ricorrere ad un prestito federale, sempre nel rispetto delle scadenze definite.
Nella seduta odierna, il Consiglio federale ha richiesto lo stanziamento di 4,05 miliardi di franchi a sostegno del piano di salvataggio per il settore dell’energia elettrica.
Con questa misura, le uscite totali della Confederazione preventivate per il 2023, compresi gli annunci ulteriori, ammontano a 86,2 miliardi di franchi e si registra un deficit di finanziamento di 4,8 miliardi.
Nel bilancio ordinario - fa sapere il Consiglio Federale - le direttive del freno all’indebitamento, che ammette un deficit a causa del sottoutilizzo della capacità produttiva, continueranno a essere rispettate.
Sostegno del Governo
Con i quattro miliardi approvati dal Consiglio, sarà possibile sostenere Axpo Holding SA, che nel 2023 potrà ricorrere ad un prestito federale, sempre nel rispetto delle scadenze definite.
Il 5 settembre 2022 l’Esecutivo aveva deciso di attivare il piano di salvataggio per il settore dell’energia elettrica e di concedere ad Axpo il credito quadro di 4 miliardi chiesto. Il Consiglio federale intendeva evitare che la società debba affrontare problemi di liquidità, che, nel peggiore dei casi, potrebbero mettere a repentaglio l’approvvigionamento elettrico della Svizzera.
Sempre il 5 settembre 2022, la Delegazione delle finanze ha autorizzato l’aggiunta urgente dell’ordine di 4 miliardi, così come un credito d’impegno urgente di 10 miliardi per aiuti finanziari concessi a titolo sussidiario per salvare le imprese del settore dell’energia elettrica di rilevanza sistemica.
Altre misure contenute nel preventivo 2023
Altri annunci ulteriori concernono l’aumento delle pigioni massime e dell’importo forfettario per le spese di riscaldamento e accessorie nell’ambito delle prestazioni complementari all’AVS e all’AI (32 milioni), spese supplementari in seguito all’aumento delle domande d’asilo (15 milioni) e i costi per i vaccini sostenuti dalla Confederazione (6 milioni).
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