Sandoz, arriva l’approvazione UE per farmaco contro Sclerosi Multipla

Redattore

1 Ottobre 2023 - 09:25

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Il farmaco si chiama Tyruko ed è il biosimilare di un altro medicinale già presente per il trattamento della sclerosi multipla.

Sandoz, arriva l'approvazione UE per farmaco contro Sclerosi Multipla

“La sclerosi multipla è una patologia cronica che al momento non ha cura e l’accesso tempestivo a un’assistenza sanitaria di alta qualità e a prezzi accessibili è quindi ancora più essenziale. L’approvazione di oggi ci porta un passo avanti verso la riduzione dell’onere di questa malattia per le persone affette da sclerosi multipla in Europa, rendendo più accessibili i trattamenti che migliorano la vita di cui hanno bisogno”. Così la presidente di Sandoz Europa Rebecca Guntern commenta l’approvazione da parte della Commissione Europea del farmaco biosimilare Tyruko che combatte la sclerosi multipla.

Il nuovo farmaco

Il farmaco biosimilare approvato Tyruko è il primo medicinale di questo tipo a trattare le forme recidivanti della sclerosi multipla in Europa. Sviluppato dalla Polpharma Biologics (che ne mantiene la ricerca e la produzione), il farmaco è distribuito da Sandoz. Il farmaco di riferimento in commercio è il biologico Tysabri (natalizumab), ma il 72% dei Paesi cita barriere di accesso e un costo proibitivo per i pazienti.
L’alternativa biosimilare di Sandoz - previa analisi dei rischi da parte di un medico specialista - consente di aiutare le persone che soffrono ricadute e remissioni di questa malattia invalidante.
Gli enti di controllo in Europa hanno verificato l’alternativa biosimilare di Sandoz, confermando una validità corrispondente al farmaco biologico più costoso. Il medicinale si usa come unica terapia per gli adulti con sclerosi multipla recidivante-remittente SMRR.

La sclerosi multipla

La sclerosi multipla è una malattia invalidante che aggredisce il sistema nervoso e provoca danni alla vita quotidiana. Chi soffre di questa malattia vive un’altalena di remissioni e recidive, ma il trattamento precoce riesce a evitare il decorso peggiore, anche se a oggi non c’è una cura completa per questa malattia.

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