Due i progetti in ballo: l’introduzione di un freno alla regolamentazione e la legge sullo sgravio delle imprese (LSgrl). Il Consiglio Federale ha incaricato il DEFR per elaborare i messaggi entro la fine del 2022.
Sgravio amministrativo delle imprese. Il Consiglio Federale incarica il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) per elaborare i messaggi relativi a due progetti entro la fine del 2022. Al vaglio i testi riguardanti l’introduzione di un freno alla regolamentazione e la legge sullo sgravio delle imprese (LSgrl). Lo ha reso noto l’Esecutivo con una nota stampa in cui spiega che la legge in questione comporta delle misure mirate per il sollevamento delle imprese circa gli oneri amministrativi. Oltre a diretti vantaggi legati alla digitalizzazione nei contatti con le autorità attraverso un ampliamento dell’offerta sulla piattaforma elettronica EasyGov.
Mentre la proposta per la LSgrl ha riscosso successo nella plenaria, non è stato lo stesso per il progetto riguardo l’introduzione di un freno alla regolamentazione. Il Consiglio Federale ritiene infatti che tale provvedimento potrebbe consentire a una minoranza di bloccare delle riforme, con il rischio di generare oneri amministrativi supplementari.
Ampio consenso
Il progetto concernente la LSgrI è stato accolto con favore dalla maggioranza dei Cantoni, da tutti i partiti che hanno espresso un parere (escluso il Partito socialista) e dalle associazioni economiche e di categoria. La proposta di legge, nata su inziativa del Gruppo liberale radicale, contribuisce in misura significativa a contenere i crescenti oneri delle imprese e, quindi, migliora l’attrattiva della piazza economica. Inoltre, la diffusione rapida e capillare della piattaforma centrale EasyGov potenzia gli sforzi di digitalizzazione dello Stato a tutti i livelli. Una minoranza dei partecipanti alla consultazione contesta invece la generale necessità di una nuova legge e il rapporto costi-benefici del progetto.
A consensi positivi, il Consiglio federale conferma i contenuti del progetto della LSgrI. Nella proposta vi sono: le stime sistematiche dei costi delle regolamentazioni, la verifica di regolamentazioni semplificate per le imprese in caso di nuovi progetti di legge, il monitoraggio degli oneri normativi, studi settoriali per valutare le regolamentazioni esistenti nonché l’iscrizione nella legge della piattaforma centralizzata EasyGov. Nel suo messaggio il Consiglio federale evidenzierà però anche i punti deboli del disegno di legge sullo sgravio delle imprese.
Freno alla regolamentazione
Situazione più controversa per l’introduzione di un freno alla regolamentazione. Questa mozione ha riscosso il consenso di una stretta maggioranza e può contare sul sostegno dei partiti borghesi (Unione democratica di centro, Partito liberale-radicale, Alleanza di Centro) e di tutte le organizzazioni economiche e di categoria. Nel corso della seduta, è stato sottolineato che il freno alla regolamentazione accresce la trasparenza in merito ai costi normativi e che l’esigenza della maggioranza qualificata per l’approvazione di nuove regolamentazioni richiama la necessaria attenzione sugli oneri a carico delle imprese da parte del Parlamento e dell’Amministrazione federale. Una maggioranza dei promotori chiede anche l’istituzione di un organo indipendente che, in caso di nuovi progetti, verifichi le stime dei costi normativi delle unità amministrative responsabili. Risposta negativa invece da parte dalla maggior parte dei Cantoni e dagli altri partiti (Partito socialista, i Verdi, Partito verde liberale e Partito evangelico), che criticano soprattutto il trattamento preferenziale degli interessi delle imprese nel processo legislativo e la focalizzazione esclusiva sui costi. Sottolineate le possibili difficoltà di attuazione di questo strumento.
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