Il 21 dicembre è il solstizio d’inverno. Ecco perché è il giorno più corto dell’anno

Matteo Casari

21/12/2022

21/12/2022 - 15:24

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La data di oggi coincide con la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, il giorno in cui sole splende nel cielo per meno tempo.

Il 21 dicembre è il solstizio d'inverno. Ecco perché è il giorno più corto dell'anno

Nonostante il freddo sia già arrivato, in realtà l’inverno non è ancora iniziato. Il 21 dicembre è infatti la data in cui finisce l’autunno e comincia l’inverno, oltre ad essere il "giorno più corto dell’anno". Come mai è proprio questa data a venire considerata come spartiacque tra le due stagioni?

Da cosa derivano le stagioni?

Come tutti sappiamo, l’anno solare è composto da quattro stagioni. Queste sono in pratica i quattro periodi astronomici che compongono la durata di un anno. Le stagioni sono diverse tra di loro poiché corrispondono a grandi linee a dei periodi in cui la Terra è colpita in modo differente dai raggi solari. La diversa angolazione con cui le radiazioni solari impattano il nostro pianeta definiscono i cambiamenti del clima nei quattro diversi periodi. I passaggi di stagione in stagione sono sanciti da due equinozi e due solstizi, quattro luoghi del percorso di rivoluzione della Terra, che si trovano su linee perpendicolari tra loro.

Cosa significa "solstizio"?

Il solstizio d’inverno nell’emisfero boreale è quella data in cui termina l’autunno e inizia l’inverno. Benché per consuetudine si pensa che l’autunno finisca sempre il 21 dicembre, secondo la concezione astronomica non è così.
Il termine solstizio deriva dal latino “sostitium”, composto Dale parole “sol-” (sole) e -sistere (fermarsi). Già dall’antichità quindi, questa data veniva considerata correttamente come il momento in cui il sole è nel suo punto di declinazione massima negativa (o positiva d’estate). Per questa ragione, il giorno del solstizio è il giorno più corto dell’anno, quello in cui la luce del sole dura per meno tempo nell’arco delle 24 ore.

Perché coincide con il giorno più corto dell’anno?

Questo fenomeno è dovuto all’inclinazione dell’asse terrestre rispetto all’eclittica, il percorso che il sole compie in un anno terrestre. Il solstizio coincide con il giorno dell’anno in cui l’angolo di inclinazione dei raggi che colpiscono la terra registra un valore massimo di declinazione negativa. Quest’anno il solstizio d’inverno avverrà precisamente il 21 dicembre alle 18.11. Tuttavia, benché si identifichi sempre la data del 21 dicembre come fine dell’autunno e inizio dell’inverno, negli anni il significato astronomico di questa data è variabile e può slittare anche al 22.

Perché la data varia negli anni?

Come mai quindi la data dei solstizi non è mai costante negli anni? Visto che il percorso del sole e quello della terra non coincidono tutti gli anni allo stesso modo, in quanto non si ripete con gli stessi intervalli, i solstizi ritardano ogni anno di circa 6 ore. Per evitare lo slittamento delle stagioni all’interno del calendario gregoriano, sono stati introdotti gli anni bisestili, nei quali vengono aggiunte 24 ore in recupero delle 6 perse nel giro di quattro anni. Questi tuttavia non tengono conto dei calcoli astronomici precisi.
Un’altra ragione per la quale la data dei solstizi è variabile è che l’asse terrestre non è esattamente equilibrato sui due poli esatti del pianeta, per cui non è perpendicolare nemmeno al moto di rivoluzione intorno al sole. Per questa ragione la luce solare non incide mai in ogni istante con la stessa angolazione, ma appunto varia costantemente.

La nascita del Natale

Una curiosità riguardante la data del solstizio d’inverno riguarda proprio la festività più amata da tutti. Non è infatti un caso che il Natale cada così vicino a questo fenomeno astronomico.
Alcuni esperti delle culture del passato sostengono che la celebrazione natalizia derivi verosimilmente da una festività pagana: il Natalis Solis Invicti, una festa degli adoratori di Mitra. La divinità era adorata nelle culture elleniche e romane come una divinità solare, strettamente collegata ai fenomeni astronomici. Per questa ragione il solstizio d’inverno divenne una festività a lui dedicata, fungendo da abitudine per quella che è l’odierna celebrazione cristiana del Natale.

Argomenti

# Natale
# Clima

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