Inchiesta: cosa spaventa di più gli svizzeri?

Mario Morandi

26 Novembre 2021 - 17:18

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Virus, ambiente, pensioni e rapporti con l’UE: questi i grattacapi degli svizzeri secondo un sondaggio commissionato da Credit Suisse.

Inchiesta: cosa spaventa di più gli svizzeri?

La paura più grande degli svizzeri si chiama Coronavirus. A sostenerlo il sondaggio dell’istituto di ricerca gfs.bern, commissionato da Credit Suisse.

I ricercatori hanno intervistato i cittadini della Confederazione per sondare i principali timori del 2021. Agli intervistati è stato concesso di indicare 5 apprensioni principali.

Il virus è ancora la più grande paura

In testa alla classifica delle più grandi paure degli svizzeri c’è ancora il Coronavirus: il 40% degli intervistati ha incluso la pandemia tra le 5 paure più grandi. Lo scorso anno (2020) il virus incideva sulla paure dei cittadini per la metà degli intervistati (50%).

A registrare un’impennata, le preoccupazioni sui cambiamenti climatici (+10% rispetto al 2020), che si piazzano saldamente al secondo posto (39% degli interpellati).

Anche la previdenza sulla vecchiaia registra timori nel 39% degli intervistati (+ 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente).

Tra i 5 cinque temi più preoccupanti figurano poi i rapporti con l’Europa (33%) e gli sviluppi di sanità e casse pensioni (25%).

Gli svizzeri sono fiduciosi nel futuro

Al momento del sondaggio (luglio e agosto 2021) il 65% degli intervistati ha definito molto positiva la propria situazione economica (dati simili allo scorso anno). Anche per il futuro, la maggioranza dei votanti (75%) è fiduciosa di conservare - alcuni anche di migliorare (12%) il proprio benessere attuale.
Il numero di coloro che parlano di un peggioramento della propria condizione economica, è tornato ai livelli registrati prima della pandemia (10%). In aumento anche la sicurezza di non perdere il posto di lavoro. L’87% è convinto che il proprio lavoro sia sicuro; il 34% è addirittura convinto che sia "molto sicuro".

Gli svizzeri credono nelle istituzioni?

I votanti promuovo a pieni voti -ma senza lode- le istituzioni. Dato interessante è che il 57% ritiene che la Svizzera gestisca meglio la pandemia di tutti gli altri Paesi. Il più alto indice di fiducia è ancora posto nella Polizia (63%, -7 punti rispetto al 2020). A pari merito il Consiglio federale (-5 punti rispetto al 2020).
Al secondo posto della fiducia si piazza il Tribunale federale (60%, -3 punti rispetto al 2020).
Seguono Banca nazionale svizzera (51%), Consiglio degli Stati e Consiglio nazionale (42%), e ancora Esercito (40%), Amministrazione statale (39%), ONG (38%) e Partiti politici (19%).

Rapporti tra Svizzera e UE

A maggio 2021 il Consiglio federale ha deciso di chiudere i negoziati relativi all’accordo quadro istituzionale tra Svizzera e Unione Europea, iniziati nel 2014. La maggior parte degli intervistati non pensa che questo fatto possa creare un rancore nei confronti della Svizzera.

Il 90% circa ritiene che l’immagine della Svizzera all’estero sia buona. Il 35% pensa che l’immagine del Paese sia addirittura migliorata nell’ultimo anno. Tra i sostenitori dell’immagine svizzera, per l’interruzione dei negoziati con la UE, il 51% considera la decisione corretta, mentre il 40% ritiene che il CF abbia agito male. Sostegno dunque alla politica estera svizzera.

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