E invita a non dimenticare le sfide ambientali, che potranno essere affrontate in modo efficace con gli ESG.
La cronaca degli ultimi giorni, che racconta di una fusione senza precedenti tra Credit Suisse e Ubs, per alcuni nasconde delle importanti incognite. Secondo Swiss Sustainable Finance (Ssf), illustrerebbe come una cattiva gestione del rischio, così come la mancanza di una buona governance minino la competitività non solo di una singola banca, ma di un intero centro finanziario. Per conoscere l’impatto del salvataggio, ci vorranno mesi, così come per comprendere le implicazioni di questo evento storico. Per Ssf, tuttavia, non vanno dimenticati gli aspetti ambientali. Non possiamo raggiungere un centro finanziario sostenibile se non vengono rispettati i principi fondamentali della governance. Le sfide ambientali saranno affrontate in modo efficace solo se la S e la G in ESG riceveranno l’attenzione che meritano.
La nuova strategia di Ssf
All’inizio di marzo, Ssf ha rivelato la sua nuova strategia 2023-2024 con una maggiore attenzione alla definizione dei quadri svizzeri e a un dialogo più intenso con i rappresentanti di tutti i settori. Diverse piattaforme tematiche rafforzeranno l’interazione con tutti i membri.
Investitori istituzionali con un ruolo chiave
Gli investitori istituzionali sono una categoria di membri SSF importante e in crescita. Dato che nel 2022 il patrimonio gestito dalle casse pensioni e dalle fondazioni svizzere ammontava a più di un trilione di franchi svizzeri, possono svolgere un ruolo chiave nel sostenere la transizione dell’economia verso un futuro sostenibile e a emissioni zero tenendo conto dei fattori di sostenibilità nei loro investimenti . Con un nuovo modulo di e-learning progettato specificamente per i membri del consiglio di amministrazione di fondi pensione e fondazioni, SSF mira a colmare le lacune di conoscenza e sostenere un’adozione più rapida di tali approcci.
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