Dal 1° gennaio 2024 le grandi imprese svizzere scrivere un rapporto sulle attività che influiscono sul clima e sull’impatto che tali attività hanno.
La trasparenza delle imprese di grandi dimensioni in merito all’impatto climatico della loro attività è un elemento fondamentale per il funzionamento dei mercati e per la sostenibilità climatica nel settore finanziario. Finora la Svizzera non prevedeva una comunicazione di informazioni relative al clima chiare e comparabili. Con la nuova ordinanza il Consiglio federale mira a far sì che le grandi imprese svizzere attuino in modo vincolante le raccomandazioni riconosciute a livello internazionale della task force sulle comunicazioni di informazioni di carattere finanziario relative al clima (Tcfd).
Le società con azioni quotate in borsa, le banche e le assicurazioni con più di 500 collaboratori, una somma di bilancio di almeno 20 milioni di franchi o una cifra d’affari di oltre 40 milioni di franchi sono ora tenute a pubblicare una relazione sulle questioni climatiche. La rendicontazione comprende, da un lato, dati sul rischio finanziario che l’impresa sostiene perseguendo attività che influiscono sul clima e, dall’altro, informazioni sull’impatto che tali attività hanno sul clima. Descrive inoltre gli obiettivi di riduzione dell’impresa per quanto riguarda le emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra e come l’impresa intende attuarli.
Nella procedura di consultazione, svoltasi da marzo a luglio 2022, gli ambienti interessati hanno ampiamente sostenuto l’avamprogetto di ordinanza. Per dare alle imprese interessate il tempo sufficiente di attuare le nuove disposizioni, il Consiglio federale ha deciso di porre in vigore l’ordinanza al 1° gennaio 2024.
Una strada intrapresa anche al di fuori della Svizzera
Il settore finanziario deve essere trasparente nei confronti dei clienti, dei proprietari, degli investitori, ovvero nei confronti dell’opinione pubblica o dell’autorità di vigilanza, quando si tratta di opportunità di investimento sostenibili.
Attualmente sono diversi i Paesi che stanno operando in questa direzione, con il sostegno di iniziative multilaterali per rendere obbligatoria l’attuazione delle raccomandazioni formulate dalla Tcfd. Nell’aprile scorso, il Regno Unito ha introdotto per imprese e istituti britannici più grandi, requisiti vincolanti orientati alle raccomandazioni formulate dalla Tcfd. Mentre l’Ue sta elaborando la direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità che modifica la direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario, con l’obiettivo di ampliare e precisare l’obbligo di riferire.
A livello multilaterale è soprattutto il G20 ha chiede su gala globale l’introduzione di raccomandazioni della Tcfd.
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