Tassi di interesse e startup. Quali conseguenze? Il commento di Stefano Rizzi

L’innalzamento dei tassi di interesse mette a rischio diversi settori. Tra questi quello delle startup che, a causa del repentino aumento del costo del debito, potrebbero vedersi ridursi le fonti del finanziamento. La cronaca recente lo insegna. Appena 3 mesi fa la Silicon Valley Bank, banca regionale strettamente legate alle startup tecnologiche, falliva. Il brutto impatto con il rialzo dei tassi è stato fatale per il segmento dell’innovazione. Questo perché nell’attuale periodo storico si preferisce investire la propria liquidità in beni rifugio sicuri a discapito dei capitalisti di ventura, altresì detti venture capital.

Di quanto aumenterà la Bns i tassi di interesse a giugno?

Il prossimo 22 giugno, la Banca nazionale svizzera metterà mano ancora una volta al tasso guida. Inflazione in discesa e mercato del lavoro solido porteranno l’istituto governato da Thomas Jordan ad alzare il costo del denaro tra i 25 e i 50 punti base.
Nell’ultima riunione, quella di marzo, era stato portato all’1,50% definito dallo stesso governatore una settimana fa, durante il Central Banking Dialogue di Lugano, «ancora basso» e rincuorando: «Non vedo ancora grandi rischi». Certo, paragonato al 3,75% della Banca centrale europea e all’intervallo compreso tra il 4,75% e il 5,0% della Federal Reserve, la situazione nella Confederazione appare ancora rosea.
Ma le conseguenze sull’economia reale si stanno comunque scontando.

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Incremento del tasso di interesse per i leasing

Per esempio, sul mercato del leasing, nonostante continui a essere molto apprezzato dalla clientela svizzera, negli ultimi 12 mesi - a dipendenza della durata dei contratti - «i tassi riferimento su cui vengono applicati i tassi d’interesse sono aumentati di circa 1.20-1.50%», ha dichiarato un analista di Ubs. Raggiungendo una forbice che va dal 3,90% fino al 5,90%, secondo il portale Comparis. In alcuni casi, sono ancora più alti.
Le conseguenze del costo più alto per ripagare gli interessi si sta poi facendo sentire sui mutui a tasso variabile. Dal 1° settembre scatterà inoltre l’aumento anche per il canone di locazione, dopo anni sarà portato all’1,50%.

Tassi di interesse: bloccheranno l’innovazione in Svizzera?

Viene da chiedersi, allora, anche alla luce di quanto accaduto negli Stati Uniti se le startup in Svizzera, e anche in Ticino, possano risentire dell’aumento del tasso indigeno.
«Può rappresentare una sfida per le startup e l’innovazione», ha commentato Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia del Dipartimento delle finanze e dell’economia del Cantone Ticino. «In particolare per quanto riguarda l’accesso al capitale e l’attrattiva degli investimenti. Tuttavia, l’effetto dipenderà da una serie di fattori, tra cui, per esempio, la situazione economica generale».
Secondo Rizzi, infatti, non bisogna dimenticare il contesto economico: «L’aumento dei tassi di interesse è spesso indicatore di un’economia in crescita e di un controllo dell’inflazione. In questo senso, una situazione economica solida può offrire nuove opportunità di mercato e una maggiore domanda di soluzioni innovative. Inoltre, l’effetto dell’aumento dei tassi di interesse può variare anche a seconda del settore in cui operano le startup. Alcuni settori potrebbero essere più sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse, mentre altri potrebbero essere meno influenzati. Non da ultimo, un elemento da non trascurare è la capacità delle startup di adattarsi alle nuove condizioni di mercato».

Svizzera, tasso di interesse tra i più bassi al mondo

Insomma, dopo aver resistito egregiamente durante la crisi provocata dalla pandemia da Covid-19, l’economia svizzera si sta mostrando ancora una volta solida. Considerando che il tasso in vigore è ancora uno tra i più bassi al mondo (prima della Bns c’è solo la Bank of Japan con un tasso guida a -0,10%), riuscirà la Svizzera a diventare sempre più una nazione leader per innovazione e startup?