Per poter vedere tradotta in pratica la teoria bisognerà attendere il varo del nuovo stabilimento Tesla da 5 miliardi di dollari a Monterrey, in Messico, previsto per la fine del 2024.
Produrre auto in serie, con un prezzo di vendita inferiore ai 30mila dollari. E’ il nuovo proposito annunciato da Tesla, che a marzo ha presentato il rivoluzionario sistema di assemblaggio dei veicoli, scatenando il dibattito tra gli esperti del settore automobilistico legato alle vetture elettriche. C’è chi considera il processo proposto dal CEO Elon Musk come radicale, rivoluzionario o derivato da altre case automobilistiche. Resta il fatto che Musk sia convinto di riuscire a ripensare i metodi di produzione convenzionali per poter costruire auto elettriche più convenienti e redditizie, generando volumi produttivi più elevati.
Target 30mila dollari
L’obiettivo di Tesla è ambizioso: rendere disponibile un veicolo elettrico con un prezzo inferiore a 30.000 dollari. Attualmente, il modello Tesla meno cario parte da 40.000 dollari. Molti esperti che hanno studiato questo processo, battezzato "unboxed", lo hanno descritto come il più "rivoluzionario", in grado di cambiare da cima a fondo l’industria automobilistica.
Taglio dei costi, ma non solo
I dirigenti di Tesla hanno affermato che il processo unboxed sarebbe in grado di dimezzare i costi di produzione del 40%. Per poter vedere tradotta in pratica la teoria bisognerà attendere il varo del nuovo stabilimento Tesla da 5 miliardi di dollari a Monterrey, in Messico, previsto per la fine del 2024. Qui, Tesla punta a produrre una nuova generazione di veicoli elettrici al di sotto dei 30.000 dollari. Tutto questo mentre il mondo dell’automotive si interroga su quale sarà il futuro del settore alla luce di queste rivelazioni.
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